La Nuova Sardegna

Sport

Ogunseye rivede la luce «Olbia, ci sono anch’io»

Ogunseye rivede la luce «Olbia, ci sono anch’io»

Serie C, l’attaccante ha rimesso piede in campo dopo un’assenza di 8 mesi «Da gennaio in poi è stata dura, ma ora sono pronto a dare una mano»

27 settembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Siamo al minuto 85 di Olbia-Pro Patria. Il Nespoli è in festa, i bianchi stanno vincendo 2-1 e nonostante gli avversari provino a trovare il pareggio, sembra ormai fatta. Poi la palla esce fuori e l'arbitro indica verso le panchine. A bordocampo, accanto alla lavagna luminosa c'è lui, Roberto Ogunseye. Un anno fa sarebbe stata una notizia non vederlo in campo dall'inizio. Stavolta sta per entrare nel rettangolo di gioco a distanza di otto mesi dall'ultima volta. Lo speaker annuncia il cambio, gli va incontro Daniele Ragatzu, il suo partner d'attacco, e il pubblico olbiese lo travolge di applausi mentre lui, soprannominato subito "Robertone", prende posizione tra i difensori avversari. «Dopo tanta sofferenza – racconta – è stata una sensazione davvero piacevole tornare, adesso sto bene e voglio tornare al più presto a giocare com'ero abituato».

Una storia che ha una precisa data di inizio: il 28 gennaio 2018. Si gioca al Nespoli contro la Carrarese. La partita è iniziata da appena dieci minuti quando Ogunseye si fa male, esce fuori dal campo, poi però decide di rientrare e continuare a giocare. «Giornata bruttissima, nel secondo tempo non rientro in campo, e in più quel giorno avevamo pareggiato, era finita 1-1 con un loro gol al 94’». Una partita nella quale la Dea Bendata ha proprio voltato le spalle all’Olbia, dato che oltre la sconfitta e l'infortunio di Ogunseye, a farsi male è anche Piredda, tra l’altro ancora in infermeria. Per il numero nove si tratterà della rottura del crociato anteriore del ginocchio destro. Dopo circa un mese arriva l'operazione, poi le stampelle. «Poi c'è stata la fase di riabilitazione, ho lavorato in palestra e in maniera graduale. E' stato faticoso, ma un bel lavoro». Fino allo scorso gennaio, però, la stagione di Ogunseye stava andando a gonfie vele: 23 presenze e 9 reti messe a segno. Poi invece l'attaccante è stato costretto a guardare i suoi compagni da fuori. «Di sicuro è frustrante non poter giocare, però in questi casi si cerca di fare il proprio contributo a livello emotivo ai propri compagni. Con una frase, una pacca».

Domenica scorsa il ritorno, solo per pochi minuti, ma è solo il primo tassello per il grande ritorno. Anche se lì in attacco, tra chi è rimasto e chi è arrivato, la concorrenza è aumentata. «Sì, ci sono giocatori importanti, ma chiunque possa dare una mano alla nostra causa è ben accetto. La competizione è giusto che ci sia, in questo modo ti porta a migliorare sempre». L’avvio dell’Olbia è stato sorprendente, e ora agli assi nella manica di Filippi si aggiunge Ogunseye. «Queste prime partite sono state positive, abbiamo da lavorare ma c'è la voglia giusta e possiamo dire la nostra».

La squadra ieri ha svolto una doppia seduta di allenamento con lavori specifici per ogni reparto. La prossima sfida è domenica con la Pro Piacenza, tra gli assenti ancora Caligara e Pinna, che si è procurato una frattura al naso nella gara di domenica. Per fortuna, però, non si è reso necessario nessun intervento.

Paolo Ardovino

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative