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«Abbiamo smesso di difendere...»

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«Abbiamo smesso di difendere...»

Bamforth: «Ci servirà di lezione». Petteway: «Nel finale serviva più intensità»

08 ottobre 2018
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REGGIO EMILIA. «Abbiamo mollato prima di tutto in difesa, e per loro le cose sono diventate più facili». Per Scott Bamforth il break finale a favore della Grissin Bon parte da un momento in cui le maglie della difesa sassarese si sono allargate. «Quando smetti di avere la massima intensità in difesa poi tutto diventa estremamente difficile – sottolinea l’esterno americano –, a quel punto puoi avere di fronte la squadra più forte o la meno forte, non fa differenza, restare in partita diventa molto difficile. È vero che durante la gara ci sono stati momenti in cui abbiamo avuto il controllo e potevamo gestirli meglio: ma anche in questi casi il problema è nato quando abbiamo smesso di difendere duro e li abbiamo lasciati rientrare in partita. Non abbiamo avuto la mentalità giusta ma da un certo punto di vista è un bene che sia capitato all’inizio del campionato, perché questa è una lezione che ci servirà».

Cosa è cambiato rispetto al precampionato? «In quelle partite siamo stati pronti dal punto di vista mentale – dice Bamforth, che ieri ha segnato 15 punti in 29 minuti –, abbiamo sempre preso in pugno le partite e messo sotto i nostri avversari. Stavolta abbiamo perso e abbiamo meritato, perché non abbiamo avuto abbastanza continuità sul piano difensivo. Noi diamo il meglio quando siamo belli concentrati e tosti dietro, e abbiamo così la possibilità di correre e di attaccare facendo il nostro gioco. Stavolta è andata così, la prossima volta andrà meglio».

«È vero, nei momenti importanti non siamo stati abbastanza duri in difesa – gli fa eco Terran Petteway –, ci sono momenti in cui puoi ammazzare la partita ma per farlo devi continuare ad andare a pieno ritmo. Noi abbiamo ceduto qualcosa in difesa, abbiamo permesso che i nostri avversari prendessero fiducia e a quel punto è stato tutto più difficile».

«Potevamo e dovevamo iniziare meglio – sottolinea il canadese Dyshawn Pierre – ma appunto è solo l’inizio e questa sconfitta sarà una lezione dalla quale imparare. Cerchiamo di non ripetere certi errori e guardiamo avanti». (a.si.)

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