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Allegri: «Il riposo conta come il lavoro, ora ricarichiamoci»

Allegri: «Il riposo conta come il lavoro, ora ricarichiamoci»

Juve e il caso Ronaldo: premier portoghese difende CR7 Pallone d’oro accusato di stupro, spuntano nuovi documenti

08 ottobre 2018
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TORINO. «Porre obiettivi intermedi è una delle cose a cui tengo di più». Missione compiuta per la Juventus di Allegri, che raggiunge l'obiettivo posto dal tecnico, dieci vittorie in altrettante partite prima della pausa di ottobre. «Arriviamo a pieni punti alla seconda sosta - continua il tecnico nel consueto tweet -, ora ricarichiamoci, che il riposo conta come il lavoro». In queste due settimane alla Continassa il tecnico potrà contare sui calciatori non convocati nelle rispettive nazionali, tra i quali anche Cristiano Ronaldo, lasciato a casa dal ct portoghese Fernando Santos.

E proprio l'intrigo internazionale del caso Ronaldo, accusato di stupro, dalla oggi 34enne Kathryn Mayorga, tiene banco e diventa quasi un affare di Stato in Portogallo. Rimbalzano in tutto il mondo le parole del primo ministro Antonio Costa che ha invocato la «presunzione di innocenza». Intanto, emergono nuovi particolari sulla vicenda: dall'accordo extragiudiziale firmato dal portoghese e dalla modella nel 2010, alla possibile esistenza di una seconda accusatrice del campione. CR7 dopo il post rituale nel dopo partita di Udine («Avanti così, tutti assieme», riferito alla compattezza del gruppo Juve che sta volando in campionato e Champions) ieri è rimasto defilato sui social. Il caso sembra sempre più intricato, dopo l'annuncio che sarebbero sparite le prove materiali, cosa peraltro mai confermata dalla polizia di Las Vegas, la città della presunta violenza sessuale, nel 2009, in una suite di un albergo extralusso. Il settimanale tedesco Der Spiegel ha pubblicato la riproduzione della presunta scrittura privata con l'accordo sul silenzio firmata, nel 2010, dal 5 volte Pallone d'oro e dalla sua accusatrice. Il settimanale riporta la prima versione dei fatti fornita da Cristiano Ronaldo ai propri legali e cioè un rapporto sessuale «brusco, frettoloso e sbrigativo» in cui la Mayorga ripeteva «no, non farlo, io non sono come tutte le altre» e che il portoghese si sarebbe poi scusato con la donna. L'avvocato della donna - scrive il Sun - avanza dagli Usa l'ipotesi che quello di Las Vegas non sia l'unico caso riguardante il giocatore, evocando l'esistenza di una possibile seconda accusatrice per ora anonima. Ma il premier portoghese scende in campo al fianco di CR7: «Non è sufficiente essere accusati per diventare colpevoli», Per il momento - osserva Antonio Costa - l'unica prova è che Ronaldo «è uno straordinario professionista, uno straordinario calciatore, una persona che ha dato prestigio al Portogallo. Tutti ci auguriamo che nulla possa macchiare questo curriculum». Prima ancora del loro primo ministro, molto portoghesi, commentando ieri il post della mamma di Ronaldo, Maria Dolores Aveiro («Buona fortuna figlio e alla squadra, perché insieme siamo più forti») avevano espresso gli stessi concetti.

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