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Di padre in figlio, da Serramanna a Londra sempre in sella

Di padre in figlio, da Serramanna a Londra sempre in sella

PARIGI. Sesto capolavoro di Frankie Dettori a Longchamp. Con questo successo il fantino di origine sarde migliora il suo record di vittorie (sei in trenta tentativi) difficilmente raggiungibile da...

08 ottobre 2018
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PARIGI. Sesto capolavoro di Frankie Dettori a Longchamp. Con questo successo il fantino di origine sarde migliora il suo record di vittorie (sei in trenta tentativi) difficilmente raggiungibile da Jarnet e Peslier, fermi a quattro. Esulta, Frankie, alla fine in conferenza stampa: «Ero molto nervoso fin da stamattina al pensiero del delicato e difficile compito che mi attendeva, avevo tanti dubbi – ha detto –. Ma poi in pista tutto è andato per il meglio e Enable ha risposto alla grande. Credo di aver ritrovato la mia campionessa che, pur non al meglio, ha risposto con una prova di orgoglio e con classe sopraffina».

E c’è un altro primato: Enable, anche ieri condotto da Dettori, è diventato l’ottavo cavallo ad aver vinto per due volte l’Arc, fra i quali anche il nostro Ribot. E l’allenatore Gosden eguaglia il suo maestro Vincent O’ Brien che fece il doppio con Alleged nel 1977-78.

Dopo due anni di assenza l’Arc de Triomphe è tornato nella sua sede naturale, rinnovata e abbellita, lastricata di verde persino nell’immenso parterre. Temperatura piuttosto umida e fredda e qualche scroscio di pioggia autunnale non hanno frenato l’afflusso del pubblico calcolato nell’ordine di oltre 40.000 spettatori.

E’ stata intrigante l’attesa per scoprire se la vincitrice dell’anno sorso, Enable del principe Khalid Abdullah, avesse o meno recuperato la migliore forma dopo i lunghi mesi di attesa per smaltire un malanno fisico e una sola corsa vincente di rientro, peraltro in pista di fibra.

Frankie Dettori l’ha montata con particolare attenzione mantenendola sempre in quarta, quinta posizione sfruttando il treno imposto da Nelson, a supporto della tattica di O’ Brien che allineava quattro partenti.

La corsa si è risolta negli ultimi 400 metri quando Dettori l’ha spostata a centro pista e una volta ingambata l’ha fatta scattare in progressione. Sea of Class, supplementata e indicata come la sua più pericolosa avversaria, interpretata con furore da JM. Doyle, è subito scattata per andare a riprenderla ingaggiando una entusiasmante lotta fin sul palo che però dava ragione a Enable, salva per tre quarti di lunghezza grazie anche al colpo di reni del suo jockey.

E c’è stata anche una firma sarda nel prologo di sabato, quando Andrea Atzeni era andato a segno per due volte in Gruppo 2, con Ostilio per Sheik M. Obaid Al Maktoum nel Prix Daniel Wildestein e con Pincesse Yaiza per Laroche nel Prix Royallieu.

Due magistrali interpretazioni che confermano il suo talento e la sua classe ai livelli più alti del “turf” europeo.

Diego Satta

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