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Gentile: «Io stakanovista? Se serve sì»

dall’inviato
Gentile: «Io stakanovista? Se serve sì»

La guardia farà ancora gli straordinari: «Ma è meglio avere tante alternative»

10 ottobre 2018
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LISBONA. Lo stakanovista si prepara a fare ancora gli straordinari. Dopo i 31 minuti giocati a Reggio Emilia, anche oggi Stefano Gentile si dividerà con Bamforth il compito di creare gioco. «Non è un problema – dice la guardia nata a Maddaloni, nel Casertano –, come non lo sarà quando saremo al completo, con Spissu e Smith. Sono venuto a Sassari consapevole del mio ruolo, so di poter dare una mano con tutte le cose che fanno parte del mio bagaglio di giocatore. Nel momento in cui sono in campo non bado tanto alla posizione o a che “numero” sono, ormai nel basket moderno i ruoli sono quasi sempre interscambiabili, sia tra i piccoli che i lunghi. Il fatto di avere così tante opzioni sia in attacco che in difesa, con diversi tipi di taglie ma anche di caratteristiche tecniche credo che possa essere la nostra forza. Possiamo fare il nostro basket adattandoci nel migliore dei modi alle situazioni e agli avversari. È chiaro che per assimilare al meglio tutto serve tempo, ma intanto iniziamo dalla difesa: per difendere bene c’è bisogno di lavorarci, serve attenzione, ma si può e si deve difendere bene da subito, non serve chissà qualche chimica».

Difesa, difesa e ancora difesa. In casa biancoblù tutti hanno chiaro quali sono stati i problemi che hanno causato il ko di domenica a Reggio Emilia. «La Grissin Bon è una squadra che non aveva ancora mostrato il suo valore, dopo avere cambiato tanti giocatori. È stata la loro prima partita al completo e hanno giocato forse più leggeri di noi. Quando siamo riusciti a fare le nostre cose, soprattutto in difesa, abbiamo sempre dato una certa impronta alla partita anche in fase offensiva. Quando invece abbiamo perso un po’ di lucidità abbiamo subito i loro affondi e nel finale non siamo stati capaci di replicare al loro break. Forse – conclude Gentile – i 100 punti segnati contro il Benfica all’andata ci hanno fatto pensare di potere sempre vincere le partite con l’attacco, come a volte ci era successo anche in precampionato. Serve maggiore attenzione, a partire da questa partita, non bisogna dare niente per scontato». (a.si.)

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