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Dinamo frizzante anche in Portogallo

di Andrea Sini
Dinamo frizzante anche in Portogallo

Nuova prova di forza dei sassaresi che schiantano il Benfica anche nel match di ritorno e approdano alla fase a gironi

11 ottobre 2018
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INVIATO A LISBONA. La Dinamo europea è veloce e psichedelica. Sarà il vistosissimo verde delle maglie, sarà soprattutto la pochezza del Benfica, ma i sassaresi toccano ancora quota 100 e si qualificano per la regular season della Fiba Europe Cup. Al Pavilhao Fidelidade, davanti a pochi intimi, non c’è stata praticamente partita, anche se sul parquet è stata lotta vera, come dimostrano i quattro falli antisportivi fischiati e l’infinità di botte elargite senza complimenti da entrambe le squadre.

A tutto gas. Dopo il 100-66 dell’andata, il confronto di ritorno finisce 92-111 e ora Devecchi e compagni possono concentrarsi sulla sfida di campionato di domenica con Varese. Per quanto riguarda la coppa si parte già mercoledì prossimo, con la trasferta in Gran Bretagna sul campo del Leicester, per la prima di 3 gare esterne consecutive.

Un dominio netto. Come già all’andata, i sassaresi hanno costruito la vittoria su un imbarazzante dominio a rimbalzo (47-26) e su un tasso tecnico oggettivamente di altra categoria. La Dinamo ha capitalizzato al meglio un primo tempo di grande intensità, chiuso sul +13, blindando di fatto la qualificazione. Esposito ha provato in tutti i modi a mascherare le assenze di Spissu, Smith e Parodi, mischiando le carte per non sovraccaricare di lavoro i piccoli: missione compiuta.

Lo strattone. Il coach manda in quintetto Thomas come centro, affiancato da Polonara, con Pierre ala piccola e la coppia di piccoli Gentile-Bamforth. La Dinamo parte con un piglio interessante, difende bene e attacca in maniera fluida. Dopo neppure 3’ i sassaresi sono già volati a +9 (2-11), con tutto il quintetto già iscritto a referto. Esposito cerca rotazioni rapide, il Benfica si riavvicina con Fonseca (12-15), Bamforth e Petteway riallungano mettendosi in proprio. Bastano un paio di attacchi farraginosi per riaprire la gara: i portoghesi mettono la freccia per la prima volta con Silva (20-19) e alla prima sirena sono avanti 24-22. Si va avanti punto a punto, con il Banco che si affida a Polonara: l’ala marchigiana vola più volte oltre il ferro per andare poi a inventare un gioco da tre punti che vale il nuovo +6 (31-37 a 5’50” da metà gara). La difesa riprende a funzionare e in attacco si corre: Petteway vola in transizione a firmare il +10 (32-42), poi Esposito nota qualche scricchiolio in difesa e chiede timeout. Il risultato è un nuovo allungo, con il primo tempo che si chiude sul 46-59.

Canestri&legnate. Dopo l’intervallo Esposito manda dentro Cooley, il Benfica prova a restare in partita con tre triple di Silva, i sassaresi tengono botta proprio con le giocate nel pitturato di Cooley. Anche Downs colpisce da Lontano e i lusitani tornano a -4 (66-70 al 26’). Volano colpi proibiti, con Petteway, Thomas e Snider che vengono puniti con falli antisportivi. Tra una botta e l’altra alla terza sirena è 74-83. Il Benfica ci prova con l’orgoglio (81-85), ma è solo un attimo: Bamforth inventa 7 punti di fila (81-92) e i portoghesi crollano (83-100 a 3’). Alla sirena arriva anche il canestro del baby Re. E ora sotto con Varese.

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