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Joao e i tifosi: «Sognavo un ritorno così»

L’attaccante del Cagliari si gode il buon momento e si racconta sui social del club

11 ottobre 2018
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|CAGLIARI. «Segnare regala una sensazione unica. Se poi, fai gol di fronte ai tuoi tifosi, l'esperienza è indimenticabile». Joao Pedro, tecnica e guizzi da campione. Ieri, il numero 10 del Cagliari ha duettato con la tifoseria. Su Instagranm, canale social societario per la rubrica "Q&A", venti minuti di botta e risposta. Dal calcio alla città, passando per la pizza cucinata dalla mamma, Ronaldinho, i periodi complessi. Insomma, il brasiliano di Ipatinga a tutto campo. Rientrato con reti e prove di rilievo nell'organizzazione della squadra guidata da Rolando Maran, JP10 ha all'attivo due reti, con Milan e Bologna. Classe '92, al Cagliari dal 2014/15, il fantasista non si smarca: «Il rientro dopo lo stop è stato una rinascita. Mi sono preparato bene, non sono ansioso, ma la settimana di Cagliari-Milan non vedevo l'ora che arrivasse la partita. Il giorno prima non ho dormito, giocare è stata una soddisfazione unica. Il gol più bello? Credo sia sempre l'ultimo in ordine temporale».

Pallone e famiglia. «La cosa più importante? Mio figlio. Ho trovato la persona giusta e sognavo da sempre di diventare padre». Su Cagliari, Joao va deciso: «Ho capito subito che la città poteva darmi qualcosa e che avrei potuto fare cose importanti. La Sardegna Arena? Il pubblico ci dà una carica speciale e fa la differenza: vi ringrazio, stateci sempre vicini».

Si attraversa il mare e gli almanacchi del pallone. Il brasiliano accelera. «Il più forte della mia generazione? Ronaldinho. Gli ho visto fare dei numeri che non potrò dimenticare». Se si parla di fenomeni, ecco la risposta sul migliore dei migliori: «Modric ha fatto una grande stagione ma penso che Cristiano Ronaldo e Messi |siano di un altro pianeta».

Campo&infermeria. Per la Fiorentina, avversario in trasferta del Cagliari, domenica 21, c'è tempo. Intanto, i sanitari rossoblù seguono Srna. Il croato - uscito sabato contro il Bologna per una botta al costato - ieri si è sottoposto a terapie. Per il resto, a riposo per problemi muscolari Lykogiannis e Klavan. Mentre Rafael ha lavorato parzialmente in gruppo. Ieri - dopo tre giorni e mezzo di sosta - apertura in palestra: mobilità, addominali e lavoro propiocettivo. Quindi, tutti in campo per esercizi di potenza aerobica e tecnica a coppie. In chiusura, partitella a metà campo. Oggi allenamento al mattino.

Mario Frongia

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