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Camera con vista Oceano, l'ex deputato Andrea Mura riprende la rotta

Andrea Mura
Andrea Mura

Dopo le dimissioni dal parlamento il velista sardo riparte con la Route Du Rhum. Anche la moglie e il figlio appena nato a bordo nel trasferimento a Saint Malo

16 ottobre 2018
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CAGLIARI. Si era dimesso da deputato, a pochi mesi dalla sua elezione con il Movimento Cinquestelle, lo scorso 5 agosto in seguito alle polemiche sulle sue assenze in Parlamento. Contestualmente aveva smentito i numeri illustrati dai suoi accusatori. Quando le Camere, il 27 settembre, hanno ratificato la sua decisione di dire addio alla politica, Andrea Mura, lo skipper cagliaritano, era già in mare: partito cinque giorni prima per la sua nuova avventura, la Route du Rhum.

Un ritorno in acqua molto tenero: un video lo ritrae insieme alla compagna e al figlio appena nato, a bordo della sua «Vento di Sardegna» nel viaggio di trasferimento per Saint Malo, la località di partenza della più importante delle traversate oceaniche in barca a vela. Una maniera per mettersi alle spalle la bufera delle polemiche dei mesi scorsi. E rientrare nel mondo dello sport con una nuova avventura.

La possibilità di effettuare la tappa di avvicinamento a Saint Malo in equipaggio è un diritto acquisito grazie alla qualifica automatica ottenuta con la vittoria della Ostar 2017, durissima e «fredda» regata da una costa all'altra dell'Oceano Atlantico.

Nel suo curriculum la partecipazione alla Coppa America nel 1992 sul Moro di Venezia, una vittoria nella Luois Vuitton Cup preludio alla Coppa America, un mondiale Class 50 in Giappone nel 1991 e in solitario i successi alla Québec–Saint-Malo (2012), alla Ostar (due volte, nel 2012 e nel 2017), due successi alla Route du Rhum (2010 e 2014). Il successo del 2010 lo ha portato a essere il primo italiano a fregiarsi di questo onore che lo ha portato alla ribalta in Francia, dove la vela è uno sport che confina con il mito e dove Mura viene chiamato semplicemente “Le sard”. Poi, un trionfo nella durissima Transat Jacques Vabre (2013) su Vento di Sardegna come Multi50, oltre a due titoli europei nella classe 420 e dieci tricolori. Fra le delusioni sportive di Mura l’impossibilità di poter prendere parte alla miticaVendée Globe. Non ha infatti trovato i finanziamenti necessari per il suo 'Imoca 60, costruito nei cantieri Persico di Nembro, nel Bergamasco, con il quale avrebbe dovuto partecipare al giro del mondo senza scalo. Lo ha venduto.

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