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È una Dinamo fondata sui rimbalzi

Andrea Sini
È una Dinamo fondata sui rimbalzi

In attesa che il rientro dei play alzi il livello del gioco di squadra, i biancoblù possono contare sulla solidità in area

16 ottobre 2018
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SASSARI. Massima affidabilità e ottima resa, avanti col motore a trazione posteriore, in attesa di avere a disposizione anche le due “guide” che permetteranno al motore di andare a pieni giri. Senza i play titolari, Smith e Spissu, la Dinamo di Vincenzo Esposito è al momento una repubblica fondata sui rimbalzi. Dopo due giornate di campionato i sassaresi sono infatti la squadra che ha tirato giù il maggior numero di carambole dai tabelloni dell’intera serie A. In totale 88: 40 a Reggio Emilia, 48 domenica al PalaSerradimigni contro Varese.

Basi solide. Il roster, innanzittutto, è la base di questa predisposizione. Per la prima volta da quando milita nella massima serie, la Dinamo ha nel suo roster ben 5 lunghi: gli americani Cooley e Thomas e gli italiani Polonara, Magro e Diop. I primi quattro, in particolare, hanno un’ottima predisposizione ad arpionare i palloni che rimbalzano sul ferro. In aggiunta, dopo 4 gare ufficiali giocate sembra evidente il fatto che anche gli esterni siano in grado di partecipare attivamente alla “raccolta”.

Un elemento acquisito. Senza prendere in considerazione il precampionato, dove comunque il Banco di Sardegna ha avuto la supremazia a rimbalzo in 9 delle 12 amichevoli giocate, il dato emerge in maniera abbastanza chiara nelle quattro partite ufficiali disputate. Nelle due sfide con il Benfica (al quale mancava il centro titolare) il saldo a rimbalzo è stato complessivamente 89-55 a favore dei sassaresi. Che in campionato hanno dominato in questa voce statistica sia a Reggio Emilia (40-30) che contro Varese (48-30). Siamo soltanto all’inizio della stagione, ma si può iniziare a dire che la Dinamo è certamente una squadra solida sotto i tabelloni.

Ora il gioco. Nel precampionato e nelle due gare col Benfica i sassaresi hanno tenuto una media realizzativa altissima. Non lo stesso si può dire dei due confronti di campionato, giocati contro due squadre molto ben organizzate dal punto di vista difensivo come Grissin Bon e Openjobmetis. Bamforth e compagni in queste occasioni si sono fermati rispettivamente a quota 77 e 71, costruendo il successo di domenica in gran parte sulla difesa. In entrambe le gare, però, la squadra di Esposito non ha mai dato la sensazione di essersi accesa completamente a livello di squadra, aggrappandosi molto alle giocate dei solisti: Petteway e Bamforth a Reggio Emilia, lo stesso Bamforth e Gentile contro Varese. In attesa di Smith e Spissu, sembra che il potenziale offensivo della squadra venga espresso solo a metà, come testimoniato da un dato abbastanza significativo: il rapporto tra assist e palle perse (78,1) è piuttosto deficitario. In tutta la serie A, solo Pistoia ha fatto peggio.

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