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apnea in assetto costante 

Per Chiara Obino un tuffo tricolore: «Ma puntavo ai 95 metri»

Per Chiara Obino un tuffo tricolore: «Ma puntavo ai 95 metri»

CAGLIARI. A un mese di distanza dal record italiano conquistato a Milazzo, Chiara Obino si aggiudica nelle acque di Villasimius il titolo italiano di apnea in assetto costante con le due pinne. L’atle...

16 ottobre 2018
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CAGLIARI. A un mese di distanza dal record italiano conquistato a Milazzo, Chiara Obino si aggiudica nelle acque di Villasimius il titolo italiano di apnea in assetto costante con le due pinne. L’atleta cagliaritana della Blueworld ha compiuto un tuffo raggiungendo la profondità di 75 metri, che è stata toccata in condizioni meteo al limite, con onda e vento deciso, acqua molto torbida a causa dell’alluvione della scorsa settimana.

«Ho dichiarato e realizzato 75 metri, una misura di tutto relax per me – dice Chiara Obino –, per poter verificare le condizioni del mare e pianificare al meglio il tuffo con la mono previsto nel secondo giorno dei campionati italiani, quando avrei voluto fare 95».

Nella specialità delle due pinne, a salire sul primo gradino del podio è stato anche Antonio Mogavero, che ha effettuato un tuffo fino a 53 metri. Il nuovo campione italiano è il portacolori del Sub Sinnai, che ha vinto il titolo a squadre con 177 punti, staccando di 38 punti l’associazione Blueworld, seguita con 90 dall’Acquatica.

I campionati italiani di apnea in assetto costante, organizzati dal Sub Sinnai, si sono svolti in condizioni abbastanza difficili che non ha hanno consentito di rispettare il programma, che prevedeva tre discipline: rana, due pinne e monopinna. Quest’ultima specialità, a cui l'ex campionessa mondiale teneva di più, è stata annullata proprio a causa delle difficoltà ambientali. «Peccato davvero, ero pronta a chiudere questa stagione in bellezza, con un bel tuffo con la monopinna a 95 metri – conclude la 42enne campionessa-dentista, che due anni fa aveva conquistato ad Ustica il primato iridato con due pinne riportando il cartellino in superficie che segnava 81 metri – ma stavolta il mare ha deciso diversamente».

Sergio Casano

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