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Barella e Tortu sprintano a braccetto

di Roberto Muretto
Nicolò Barella e Filippo Tortu (foto profilo Facebook Cagliari calcio)
Nicolò Barella e Filippo Tortu (foto profilo Facebook Cagliari calcio)

Visita ad Asseminello del velocista sardo che si allena con il Cagliari. Nicolò scherza con Filippo: «Ti sfido sui 100 metri»

18 ottobre 2018
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CAGLIARI. Sorrisi, strette di mano, pacche sulle spalle, complimenti. Giornata speciale ieri ad Asseminello. Filippo Tortu, primatista italiano sui 100 metri piani col tempo di 9”99, ha fatto visita ai rossoblù con i quali si è intrattenuto a lungo. Accompagnato dal suo papà-allenatore Salvino, l’atleta delle Fiamme gialle, è stato accolto con entusiasmo dalla dirigenza, dallo staff tecnico e dai calciatori. Il Cagliari e Tortu si sono allenati praticamente in contemporanea: mentre la squadra ha svolto una parte atletica, il velocista ha inanellato giri di campo. Al termine della seduta i calciatori e il velocista si sono intrattenuti per scambiarsi reciprocamente curiosità, progetti e fare una foto ricordo di una giornata vissuta in allegria.

Eccellenze. Anche se è nato a Milano, Filippo Tortu si sente sardo a tutti gli effetti. Insieme a Nicolò Barella, col quale si è intrattenuto a lungo, rappresenta l’eccellenza dello sport isolano. Un fiore all’occhiello pronto a regalare nuovi successi. «Filippo è un grandissimo campione - ha detto Barella -. Siamo subito entrati in sintonia, ho avuto la netta sensazione di un ragazzo umile, che lavora tantissimo. Mi assomiglia molto». Poi il centrocampista del Cagliari e della Nazionale ha aggiunto: «Magari lo sfiderò in velocità, vediamo se riesco a prenderlo. La vedo dura», ha scherzato il “gioiellino rossoblù, oggetto del desiderio di tanti club.

Maturità. Barella ha 21 anni, Tortu 20. Entrambi, pur essendo giovanissimi, hanno un senso della misura che non sempre chi eccelle nello sport dimostra di avere. «Se sono arrivato a vestire la maglia azzurra - le parole di Nicolò a Sky - il merito è dei compagni. Sono loro che mi permettono di esprimermi al meglio. Sia quelli del Cagliari, sia quelli della Nazionale. È facile giocare con campioni come Jorginho e Verratti. Loro impostano, io aiuto gli attaccanti inserendomi negli spazi che si aprono».

Mercato. Non è esagerato dire che c’è la fila per acquistare Barella. Non sarà facile per il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, resistere alle offerte (tante) che stanno arrivando sul suo tavolo. C’è riuscito l’estate scorsa, la prossima l’addio del giocatore è probabile. «L’interesse dei grandi club mi riempie d’orgoglio - sottolinea Barella -, vuol dire che sto lavorando bene. Non penso al mercato, questo è un lavoro che spetta al mio agente e alla società, io sono concentrato sulla partita contro la Fiorentina, gara non facile, nella quale vogliamo fare bene».

Generosità. In campo Barella non si risparmia. «Non tiro mai indietro la gamba - conferma -, se c’è da fare un contrasto non ho nessun problema. Sono fatto così, il mio carattere è questo. Sono cresciuto in fretta e andato via da casa quando ero piccolo. Esperienza che ti formano».

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