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Cori, selfie e sorrisi a San Benedetto

Cori, selfie e sorrisi a San Benedetto

Mattinata di festa con i tifosi ieri al mercato per la visita dei giocatori del Cagliari

19 ottobre 2018
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CAGLIARI. «La Fiorentina? Loro stanno bene, noi pure. Ce la giochiamo». Leonardo Pavoletti non si tira dietro. Gli operatori del mercato di San Benedetto chiedono, intervistano, indagano. "Bomber, a Firenze ci sta bene una doppietta" rilancia Maurizio Loi, reparto carni. «Speriamo, ce la metteremo tutta», saluta Pavoloso. Nel cuore della città, tra i 211 operatori dello storico e affollato mercato recensito dai media internazionali, il Cagliari e un mondo operoso si sono trovati a braccetto.

In via Cocco Ortu con Rolando Maran sono giunti Sau, Dessena, Pavoletti, Barella, Ceppitelli e Cerri. Scontata l'abboffata di selfie, foto, autografi. Il club ha regalato al Comitato che raggruppa i cinque mercati civici, centinaia di drappi rossoblù. «Un luogo unico, spettacolare», dice Dessena. Il gruppo posa con Marzia Cilloccu, assessore alle attività produttive: «Ringraziamo la società per la visita. Il mercato è il cuore pulsante del capoluogo».

L'oasi dei sapori, tra genuinità e tradizione, ha accolto con affetto il drappello. «Se ve la sentite vi sfidiamo a calcetto", hanno urlato dai banchi dei crostacei. «Perché no!», ha risposto Nicolò Barella, venerato a tutto campo. Gli operatori sono da sempre legatissimi ai colori sociali. Da Gigi Riva a Gianfranco Zola, di generazione in generazione, il mercato è roccaforte del tifo per i Quattro mori.

Nel comparto carni, applaudono anche Paolo Sirigu e Sergio Mazzella. Al piano dei pesci e dei frutti di mare urlano di gioia Rinaldo Puzzoni, Danilo Sirigu e Maurizio Piombini. Gigi Strazzera abbraccia Daniele Dessena e Leonardo Pavoletti e mostra la Sardegna e lo scudetto tatuati sul braccio sinistro. Insomma, aria di festa. «Mister, a Firenze li vogliamo grintosi come col Bologna», suggeriscono dal reparto dolci e panetteria. «Stiamo lavorando bene, siamo fiduciosi. Grazie per l'affetto», rilancia Rolando Maran.

Sorto nel 1957, ottomila metri quadri, meta annuale di decine di migliaia di croceristi e visitatori, il mercato dal volto umano ha colto il bersaglio. «Chissà la gioia di mio nipote quando gli darò la dedica di Pavoletti», dice una signora. Intorno, alle 9.40, diretta al Centro sportivo di Assemini il pool del Cagliari ha lasciato la struttura. Dall'ortofrutta è partito il coretto "Fortza Casteddu". Alberto Cerri e soci hanno risposto col pollice dritto. E un sorriso sincero. E la speranza di regalare domenica sera un bel risultato a tifosi così appassionati.

Mario Frongia

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