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La festa è doppia per il rossoblù Pavoletti

Roberto Muretto
La festa è doppia per il rossoblù Pavoletti

Padre da poche ore, segna il gol che consente al Cagliari di pareggiare a Firenze

22 ottobre 2018
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FIRENZE. La festa è doppia per Leonardo Pavoletti. La nascita del figlio Giorgio e il gol che ha rimesso in piedi una partita che si era complicata. Dedica scontata: al neonato e alla moglie Elisa. Il Cagliari esce imbattuto da Firenze e con un pizzico di rammarico. I rossoblù hanno giocato con personalità, organizzazione e nonostante le tante assenze, non solo hanno tenuto testa alla Fiorentina, sono andato molto vicini al colpaccio. Un doppio errore di Barella, aveva fatto diventare difficilissima una partita che fino a quel momento la squadra di Maran aveva tenuto in pugno senza soffrire. Ma la reazione della formazione sarda dimostra che la crescita sul piano caratteriale si sta completando e i concetti calcistici che il timoniere trentino sta trasmettendo al gruppo, vengono assimilati e tradotti sul campo. La crescita non è solo individuale (Bradaric e Castro sono stati monumentali) ma è il collettivo che sta mandando segnali importanti. La duttilità dei singoli, la capacità di cambiare posizione in corsa di Castro, Ionita, Barella e Joao Pedro, non sono dettagli, ma componenti di una squadra che sta facendo passi da gigante sul piano della qualità del gioco e della interpretazione del match.

Cerotti. Nella formazione iniziale non c'è il bomber. Sabato sera è nato Giorgio, il primo figlio di Pavoletti e l'attaccante ha raggiunto i compagni in ritiro solo nella tarda mattinata di ieri. Maran ha preferito farlo partire dalla panchina, regalando una chance importante a Cerri, che finora non aveva sfruttato i minuti che il tecnico gli ha concesso. La formazione è la stessa che ha battuto il Bologna con la novità Faragò al posto di Srna (infortunato), Ceppitelli rientra e fa coppia al centro della difesa con Pisacane che vince il ballottaggio con Romagna. Castro è il trequartista, Joao Pedro la seconda punta. C'è una novità nella Fiorentina che schiera il tridente formato da Chiesa, Simeone e Pjaca: Benassi va in panchina, al suo posto Pioli sceglie Fernendes.

Equilibrio. Il Cagliari ha l'approccio giusto. I rossoblù tengono la difesa alta, pressano, non consentono alla Fiorentina di giocare palla in tranquillità, il forte vento che nel primo tempo soffia a favore dei sardi fa il resto e rende complicata la circolazione della palla. Tanti gli errori di misura da una parte e dall'altra. L'occasione più chiara capita sui piedi di Cerri dopo uno scambio con Joao Pedro, l'attaccante schiaccia il pallone e Lafont ci arriva. Maran cambia due volte la posizione di Ionita e Barella sulle corsie, mossa che un po' disorienta la Viola che sulla sua sinistra soffre. Si ha la sensazione che se i rossoblù affondassero con più convinzione, potrebbero sbloccarla. Anche Pioli, rispondendo al collega, cambia la posizione di Chiesa e Pjaca più volte.

Follia Barella . Nella ripresa il vento soffia a favore dei gigliati che prendono il pallino del gioco. Il Cagliari aspetta e prova a ripartire ma non è facile perché spingere il pallone avanti è davvero un'impresa. La partita è in equilibrio, a spezzarlo ci pensa un doppio errore di Barella che prima perde banalmente la palla al limite e subito dopo tocca Chiesa in area. Giacomelli va a vedere le immagini e concede il rigore che Varetout trasforma. E' una mazzata psicologica per i rossoblù . Maran toglie Cerri, dentro Pavoletti.

Reazione. Il Cagliari non si perde d'animo e nel giro di una manciata di minuti rimette le cose a posto. Faragò pennella un cross basso, Pavoletti anticipa Pezzella e la mette dentro. Il neo papà non poteva festeggiare nel modo migliore la nascita di Giorgio. Una gioia che sfoga insieme ai compagni che lo sommergono di abbracci. La Fiorentina subisce il colpo e sbanda, tanto che la palla per il colpaccio capita a Joao Pedro ma Lafont gli respinge il tiro col corpo. Nel finale tanti scontri fisici. I rossoblù tornano a casa sorridenti, con nuove certezze e con una super iniezione di autostima. La strada che stanno percorrendo li porterà molto lontano.


 

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