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La Nuorese guarda in alto col Muravera sarà una lunga lotta

La Nuorese guarda in alto col Muravera sarà una lunga lotta

NUORO. Il trio delle meraviglie Cocco, Grigoriadis e Okonkwo, noto “Tico”, con l’aggiunta di Rosano, confeziona il nuovo capolavoro, con altrettanti gol che sbancano il campo di Tonara, nel torneo...

24 ottobre 2018
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NUORO. Il trio delle meraviglie Cocco, Grigoriadis e Okonkwo, noto “Tico”, con l’aggiunta di Rosano, confeziona il nuovo capolavoro, con altrettanti gol che sbancano il campo di Tonara, nel torneo di Eccellenza regionale. Quattro a zero che non lascia scampo ai rossoneri del Gennargentu, relegati nel fondo classifica. Il valore è soprattutto nella conferma che la Nuorese è squadra dalle prestazioni costanti e dai buoni valori agonistici. Come racconta la classifica, che la vede al secondo posto a un punto dalla capolista Muravera. Per i verdazzurri di Fabio Fraschetti, Tonara è stata la sesta vittima della stagione, dopo Stintino, Samassi, Ghilarza, Guspini e Bosa. Gli unici che si sono sottratti alla regola nuorese i biancocelesti del Sorso, nella partita disputata sul campo di Usini. Dopo due trasferte e il turno di riposo, domenica si torna al “Frogheri”, dove è atteso il Taloro Gavoi. Gara mai semplice, anche per una certa rivalità provinciale. Senza dimenticare che i gavoesi sono al terzo posto della graduatoria. Il momento è comunque ancora quello dell’analisi del buon momento della Nuorese. Perché prima ci sono state le incertezze, dopo la stagione amara chiusa con la retrocessione dalla “D”. Poi il lavoro in silenzio, della dirigenza. Sul quale ritorna il presidente Michele Artedino: «Questa è una squadra costruita e voluta. I risultati sinora ci danno ragione. Ma vogliamo goderci il cammino giornata dopo giornata, perché in fondo è la cosa più bella». Senza fare progetti, sembrerebbe voler dire il patron, alla guida del club per il settimo anno consecutivo.

Anche se in cuor suo col desiderio di riconquistare la ribalta nazionale, così come nel 2014, dopo il secondo anno di presidenza: «Io spero che la parabola duri il più a lungo, perché se lo merita la società e dimostrano di meritarlo i giocatori. Non lo si può certo nascondere: si tratta di un bel gruppo che dà molte soddisfazioni». (f.p.)

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