Omar Magliona è il dominatore della Scala Piccada
Poker di successi e nuovo record per il campione italiano Sergio Farris al secondo posto, sul podio anche Bouduban
29 ottobre 2018
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ALGHERO. La pioggia caduta nella nottata e al mattino non ha fermato la corsa di Omar Magliona verso il suo straordinario poker di successi nella Alghero-Scala Piccada colto con il nuovo record sul tracciato realizzato con il tempo di 2'38"95 (a oltre 142 Km/h di media) realizzato in gara 2. La cinquantasettesima edizione della regina delle corse automobilistiche sarde, una delle più antiche e delle più prestigiose in campo nazionale, ha regalato spettacolo e emozioni. Tutto sommato la prova non è stata penalizzata (se non ovviamente nella presenza del pubblico) più di tanto. Dopo aver dominato le prove ufficiali cronometrate di sabato, facendo segnare nettamente il miglior tempo con 2'44"27 e 2'41"81 a quasi 140 km/h di media, le due manche di gara della Alghero-Scala Piccada 2018 sono state praticamente un monologo del pluricampione italiano sassarese. Solo l'altro valido pilota locale, Sergio Farris (Osella Pa2000 E2 SC), ha tentato di opporsi in modo convincente.
Sul tracciato di 6285 metri ricavato sui mitici tornanti dell’Alghero-Villanova Monteleone che si inerpicano verso il promontorio della Siesta, Magliona, sempre alla guida del prototipo francese Norma FC20 Zytek E2 Sc seguita dal Team Faggioli e gommata Pirelli, già in gara 1, corsa con asfalto bagnato-umido, ha messo le cose in chiaro. La sua è stata una prova senza sbavature. I cronometri per lui hanno parlato di 2'41"36, con Farris secondo in 2'54"79 a 13"43, lo svizzero Fabien Bouduban (Norma E2SC 3000) a 3'00"27, Auro Siddi ( Alfa Romeo Lucchini) a 3'09"96, e l'algherese Fabio Angioy (Radical Prosport 1400) a 3'10"82. 27"74 e Auro Siddi (Alfa Romeo Lucchini) a 28'27".
In Gara 2, corsa con asfalto completamente asciutto, ha visto tutti abbassare i tempi e Magliona andare deciso all'attacco del primato della corsa (2'39"24 stabilito da lui stesso nella scorsa edizione). Per lui alla fine c'è stato il nuovo record di 2'38"95 che hanno legittimato il suo successo con un complessivo 5'20"31. Farris dal canto suo ha risposto ottimamente con 2'46"50 , e secondo con 5'41"29 a-20"98 nella complessiva e Bouduban si è confermato terzo in 2'53"73 precedendo Angioy (3'03"69) e Siddi (3'04"33).
Roberto Spezzigu
Sul tracciato di 6285 metri ricavato sui mitici tornanti dell’Alghero-Villanova Monteleone che si inerpicano verso il promontorio della Siesta, Magliona, sempre alla guida del prototipo francese Norma FC20 Zytek E2 Sc seguita dal Team Faggioli e gommata Pirelli, già in gara 1, corsa con asfalto bagnato-umido, ha messo le cose in chiaro. La sua è stata una prova senza sbavature. I cronometri per lui hanno parlato di 2'41"36, con Farris secondo in 2'54"79 a 13"43, lo svizzero Fabien Bouduban (Norma E2SC 3000) a 3'00"27, Auro Siddi ( Alfa Romeo Lucchini) a 3'09"96, e l'algherese Fabio Angioy (Radical Prosport 1400) a 3'10"82. 27"74 e Auro Siddi (Alfa Romeo Lucchini) a 28'27".
In Gara 2, corsa con asfalto completamente asciutto, ha visto tutti abbassare i tempi e Magliona andare deciso all'attacco del primato della corsa (2'39"24 stabilito da lui stesso nella scorsa edizione). Per lui alla fine c'è stato il nuovo record di 2'38"95 che hanno legittimato il suo successo con un complessivo 5'20"31. Farris dal canto suo ha risposto ottimamente con 2'46"50 , e secondo con 5'41"29 a-20"98 nella complessiva e Bouduban si è confermato terzo in 2'53"73 precedendo Angioy (3'03"69) e Siddi (3'04"33).
Roberto Spezzigu
