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Il miracolo Lanusei «Ci piace sognare ma senza illuderci»

di Pietro Rudellat
Il miracolo Lanusei «Ci piace sognare ma senza illuderci»

Serie D. Mister Gardini è l’artefice del primato solitario «In città c’è entusiasmo, ci godiamo il momento magico» 

30 ottobre 2018
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LANUSEI. Dopo nove giornate di campionato il Lanusei comanda la classifica del girone G della serie D con 20 punti, frutto di 6 vittorie, 2 pareggi ed appena una sconfitta. Un ruolino di marcia inatteso alla vigila, frutto del lavoro di un tecnico emergente come Aldo Gardini, che in Sardegna ha vissuto gran parte della sua vita calcistica. «La Sardegna è nel mio cuore - dice il tecnico del Lanusei - e appena ho ricevuto la chiamata della società non ho avuto dubbi nell'accettare l'incarico». Gardini da giocatore ha indossato le maglie di Olbia, Calangianus, Tempio e Macomer. Poi è stato vice allenatore della Nuorese nella prima stagione in C2 dei verdeazzurri guidati da Mario Petrone. Ora è artefice del miracolo Lanusei.

«Non so se è un miracolo o un sogno - aggiunge Gardini - Siamo partiti per cercare una salvezza tranquilla, senza sofferenze, come chiesto dalla società e oggi ci ritroviamo al primo posto della classifica. Questo non cambia i nostri obiettivi e i 20 punti sono punti messi in cascina per arrivare alla salvezza. In un girone a 20 squadre la quota salvezza si alza, quest'anno occorreranno 42 punti per centrare l'obiettivo».

Siete la sorpresa del campionato. A cosa è dovuto?

«Credo che a Lanusei si sia formato il mix ideale fra squadra, staff tecnico, dirigenza e tifosi. Poi siamo partiti bene anche in Coppa e questo ha fatto crescere l'autostima».

Come vive Lanusei i vostri successi?

«Con grande partecipazione. I nostri sono tifosi splendidi che ci accompagnano e ci incoraggiano per tutto l'arco della gara. Stiamo vivendo tutti insieme un momento magico, ma senza illusioni».

Parliamo del campionato che tutti, dopo l'inserimento dell'Avellino, pronosticavano già segnato con la vittoria degli irpini.

«Prima che venisse inserito nel girone l'Avellino pensavo ci fossero 7 squadre molto ben attrezzate per puntare alla vittoria finale, con gli irpini siamo saliti a 8. Ma è un campionato difficile per tutti, dove ogni gara sfugge ai pronostici e tutto può succedere. Ogni gara fa storia a se e anche le grandi vanno incontro alle difficoltà di un girone dove al momento regna un grande equilibrio e nessuno può essere sicuro di ottenere i 3 punti».

Il sogno del Lanusei può continuare?

«Noi vogliamo continuare a sognare, giocando ogni gara a viso aperto, senza timori. Cercheremo di proseguire su questa strada, consapevoli delle difficoltà che andremo ad incontrare, giocando ogni gara senza guardare la classifica, ma sempre con la giusta determinazione ed attenzione».

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