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La Dinamo fa l’aquila e demolisce il Falco

di Andrea Sini
La Dinamo fa l’aquila e demolisce il Falco

Prova di forza in attacco e in difesa. Qualificazione in ghiaccio

01 novembre 2018
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SASSARI. La mente ordina, il braccio esegue, e sono ancora una volta fuochi d’artificio. Tanti dolcetti e nessuno scherzetto al palazzetto, nella terza giornata della Europe Cup. La Dinamo spazza via gli ungheresi del Falco Vulcano per 104-69 grazie a una prova corale di alto livello, centrando la settima vittoria consecutiva nelle gare ufficiali, la terza in tre gare della fase a gironi della competizione Fiba. Il Banco resta al comando del gruppo H e mette in ghiacciaia la qualificazione. Anche in caso di sconfitte nelle prossime tre gare, ai sassaresi per passare il turno basterà perdere con meno di 35 punti di scarto nel ritorno a Szombately. Ma naturalmente la Dinamo ha ben altre ambizioni.

I maestri del cronometro. Il punteggio finale racconta di una superiorità assolutamente netta da parte della squadra di Esposito, ma il vero capolavoro è quello orchestrato in panchina dal coach e dal suo staff: rotazioni continue e lavoro di fino con il cronometro hanno consentito di far giocare tutti i 12 giocatori a referto per almeno 12 minuti, con il solo Smith andato oltre i 20’. Una scelta fondamentale sia per tenere alti i ritmi contro una squadra che ha giocato con appena 7 giocatori, e infatti alla fine è scoppiata, sia in chiave campionato: domenica i biancoblù fanno visita alla Vanoli Cremona, un avversario di ben altro spessore.

Il fragile equilibrio. Gli ungheresi restano in partita appena 12 minuti, Il Banco (in quintetto ci sono Bamforth, Gentile, Pierre, Thomas e Magro) parte discretamente (13-5) ma concede qualcosa di troppo al Falco Vulcano, che alla prima sirena è “solo” a -2, 21-19. Al rientro in campo Esposito schiera l’artiglieria pesante, inserendo Cooley, i magiari si chiudono in area e lasciano ai sassaresi un po’ di spazio sul perimetro. Polonara e Petteway fanno centro (26-19), poi qualche tiro finisce sul ferro e i gialloneri si rimettono in scia.

Il break. Si va avanti per qualche minuto con botta e risposta, poi la difesa sassarese aumenta l’intensità, Bamforth si incendia e a metà periodo il Banco è a +8, 35-27. Il nuovo timeout ungherese non spegne la Dinamo, che accelera ancora con Bamforth e completa il break di 12-1 volando a +13, 40-27 a 3’ dall’intervallo. Esposito ordina la difesa a zona, gli errori in attacco non mancano ma il Falco sbaglia l’impossibile dalla lunetta (3/11) e a metà gara Magro e compagni sono avanti 43-31.

L’uragano. Nel terzo quarto la Dinamo entra in campo con il sangue negli occhi: il quintetto con Smith, Bamforth, Pierre, Polonara e Cooley va a mille e in meno di 3’ arriva un break di 11-2 che manda in orbita il Banco. A 7’ dalla terza sirena Smith e compagni sono avanti 54-33. La reazione dei gialloneri è quasi tutta nei canestri di un Bruinsma letteralmente immarcabile, ma l’aggressività della Dinamo porta grande fluidità in attacco, con contropiedi facili e triple aperte infilate da Smith e Polonara. Il vantaggio si dilata e i sassaresi restano in pieno controllo (62-38 al 26’, 67-43 al 28’), toccando il +25 con una bella giocata di Diop. L’ultimo periodo si apre sul 71-48, ma i dolcetti non sono finiti: Petteway infila una tripla monumentale e Diop vola in contropiede a schiacciare. Non è finit, perché Parodi fa centro da oltre l’arco e Smith piazza un gioco da 4 punti. A 5’45” dalla fine la Dinamo è schizzata a +31 (86-55), con Esposito che lascia seduti le “star” ma trova dagli altri grandi risposte. Il divario si dilata a dismisura, Diop firma il +40 (102-62), e finisce senza scherzetti, sul 104-69.

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