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Tuccio: «C’era tanta voglia di vincere»

Tuccio: «C’era tanta voglia di vincere»

Pireddu: «Gli avversari erano tosti, ma ci abbiamo messo l’anima»

05 novembre 2018
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SASSARI. Il futuro è dei giovani e anche la sala stampa, monopolizzata dall'onda verde per commentare il bel successo del latte Dolce. Ad affiancare il mister davanti ai cronisti arrivano con sguardo che brilla e un sano filo di timidezza Paolo Tuccio e Federico Pireddu, sassaresi di 18 anni l'uno e 19 l'altro. Due millennials che sono ormai titolari in una squadra che vanta un'età media piuttosto bassa, «e già questa per noi è una bella soddisfazione», dicono insieme. «Giocare in serie D per noi si sta rivelando una positiva avventura, siamo un bel gruppo e noi giovani possiamo contare sui consigli, sull'esempio e sull'esperienza di grandi come Garau, Cabeccia, Patacchiola e Bianchi. Noi ce la mettiamo tutta per migliorare in ogni partita e portare il nostro contributo». Paolo Tuccio parla anche di «campionato equilibrato e impegnativo, la differenza non la fanno solo dei buoni fuori quota ma anche lo spirito di gruppo e l'unità. Che a noi non mancano». Dalla situazione generale è d'obbligo passare al dettaglio di una partita difficile e appena vinta, con pieno merito. «Tre punti importantissimi, che abbiamo dimostrato di volere con forza. E' proprio così, questa volta - dice Tuccio, padrone della fascia sinistra - c'era una voglia diversa, dopo tante partite in casa senza vittoria bisognava cambiare rotta e riprendere a correre. Certo, quando ho visto quel pallone finire sul palo invece che in rete ho avuto paura che non fosse la giornata giusta, ma non ci siamo mai arresi all'idea di non riuscire a battere l'Atletico e adesso anche la classifica ci dà soddisfazione. Però non stiamo a guardarla troppo, può farci male». Il baby esterno è anche andato vicino al gol in chiusura del primo tempo: «Riuscirò a segnare, perché continuerò a provarci. Però l'importante è sempre il gioco di squadra, non chi va in rete». Federico Pireddu, titolare della fascia destra dove sgroppa senza sosta, afferma: «Ci abbiamo messo l'anima, era forte il desiderio di fare nostri questi 3 punti. Sapevamo chi avevamo di fronte e che sarebbe stata dura, non ci siamo mai distratti e abbiamo contenuto la loro pericolosità in attacco grazie al lavoro svolto in settimana, che è stato utile per caricare... la testa. Adesso ci attende un'altra difficile prova, andiamo a Lanusei per fare quello che sappiamo fare, come sempre». (sa.u.)

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