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Grande Cagliari rimonta due gol a Ferrara

Il gol di Ionita
Il gol di Ionita

In svantaggio fino a venti minuti dalla fine Pavoletti e Ionita rovesciano il risultato e il match contro la Spal si chiude 2-2

10 novembre 2018
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FERRARA. Pareggio pirotecnico al Mazza, con girandola di emozioni, tra Spal e Cagliari. La squadra di casa spezza l'incantesimo del campo amico (tre sconfitte consecutive: Sassuolo, Inter e Frosinone) e coglie il primo pareggio stagionale (2-2), che interrompe la serie nera: sei ko nelle ultime sette partite prima di oggi. Soffre a lungo il possesso dei sardi, ma quando sembra avere comunque vinto la partita (2-0 al 26' st) crolla di schianto.

Il Cagliari di Maran prosegue il momento positivo, condito da due successi e due pareggi nelle ultime cinque (e la sconfitta è con la Juve). Tiene a distanza di un punto la Spal e quando pareva battuto la riprende in un amen. Incornata di Pavoletti (la specialità della casa) e rasoterra di Ionita che sfrutta il black-out biancazzurro. E dire che la partita era iniziata splendidamente per la Spal: in gol dopo tre giri di lancette con Petagna, vicina al raddoppio ancora con Petagna all'11'. Cagliari un pò molle, in difficoltà sulle fasce: Lazzari a destra superlativo, Fares a sinistra generoso. Schiattarella a testa alta nel mezzo.

Assorbito il colpo, i sardi però da metà primo tempo prendono il possesso delle operazioni. Castro mobile tra le linee, Barella vivace e Ionita che cresce di personalità. Il copione non muta nella ripresa: Petagna non tiene un pallone che sia uno e non fa salire la squadra. La Spal ripresenta Kurtic a 40 giorni dall'infortunio al gomito ma perde i pezzi dietro: out Felipe e Vicari.

Maran inserisce Sau per il tridente, ma una palla persa a centrocampo innesca il contropiede spallino per il 2-0 di Antenucci. E qui la squadra di casa abbassa la guardia, sembra in difficoltà atletiche. Con Simic e Bonifazi ha pure una difesa inedita. Subisce il duro «uno-due» dei rossoblù. I fuochi d'artificio però finiscono qui: nell'ultimo quarto d'ora le squadre amministrano. Più che tentare l'ultimo acuto, proteggono il punto.

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