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Budoni e Castiadas, sconfitti ma non bocciati

Il Budoni non è ancora uscito dal tunnel. Ha dato segnali di ripresa ma la sconfitta col Latina ha lasciato il segno. «Il rigore in avvio per noi era evidente – le parole del tecnico Raffaele Cerbone...

12 novembre 2018
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Il Budoni non è ancora uscito dal tunnel. Ha dato segnali di ripresa ma la sconfitta col Latina ha lasciato il segno. «Il rigore in avvio per noi era evidente – le parole del tecnico Raffaele Cerbone – quello assegnato a loro era a dir poco dubbio, giusto per usare un eufemismo. La partita sta tutta là, anche se noi dobbiamo essere più decisi nella finalizzazione. Sono emersi limiti di questa squadra giovane, ma ai ragazzi ho detto che bisogna accelerare questo processo di crescita. Resta il fatto che il Budoni non è stato mai in balia dell’avversario e che soprattutto nel primo tempo lo ha messo in difficoltà anche con un assetto diverso dal consueto 3-4-3. Alla distanza abbiamo inevitabilmente risentito del grosso dispendio di energie ma tutto sommato abbiamo corso appena un paio di rischi». Cerbone guarda avanti. «È un peccato aver preso il gol di Iadaresta nel finale. Sono comunque soddisfatto, perché restare in partita fino a pochi minuti dalla fine è un segnale importante da parte nostra».

C’è amarezza per la sconfitta del Castiadas ad Avellino, ma allo stesso tempo soddisfazione per la buona gara disputata. «È stata una partita decisa da un episodio – ha spiegato Stefano D’Apice, team manager del Castiadas – I ragazzi hanno saputo leggere bene l’incontro. Alla vigilia venivamo dati come vittima sacrificale, invece, abbiamo tenuto testa all’Avellino. Merito del tecnico Paba che ha preparato bene il match. Lascia l’amaro in bocca uscire dal Partenio sconfitti di misura. Non abbiamo assolutamente demeritato. Il rigore? A mio avviso non c’era, ho parlato anche con la squadra. Al contrario il fallo è stato commesso dall’attaccante irpino. Idrissi è stato superbo e ha parato il penalty a suggello di una buonissima prestazione».

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