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L’Olbia prende 4 schiaffi dal Gozzano

L’Olbia prende 4 schiaffi dal Gozzano

I bianchi puntavano al ritorno alla vittoria fra le mura amiche invece sono stati sconfitti e contestati duramente dai tifosi

12 novembre 2018
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OLBIA. Viene da chiedersi se non sia stata una punizione troppo pesante, o piuttosto se la gara del "Nespoli" abbia solo evidenziato tutte le fragilità dell'Olbia. E in questo momento la bilancia pende verso la seconda opzione. Solito rombo a centrocampo, con qualche novità. Come Calamai al posto di Pennington - quest'ultimo apparso un po' in affanno nelle ultime uscite - e sulla trequarti niente Senesi, la scelta ricade su Biancu. I piemontesi si schierano con un folto centrocampo a cinque, con le incursioni dei due esterni. Evan's e Tumminelli che si dimostreranno tra i punti di forza del Gozzano. Davanti, Carletti e Rolando. La gara inizia e l'Olbia si concede un primo quarto d'ora da celebrità. Manca solo il gol, le occasioni ci sono eccome: Al 5' Ragatzu su punizione dalla sinistra costringe Casadei a mettere una mano all'incrocio dei pali, due minuti più tardi il fantasista olbiese serve Calamai che la mette in mezzo per Vallocchia, che va di testa. L'azione è veloce e bella, ma l'estremo difensore piemontese rovina ancora i piani olbiesi. Poco dopo il decimo, altro colpo di testa, stavolta di Ceter quasi sotto porta, ma a dire di no è la traversa. La partita poi trova una situazione di equilibrio, gli ospiti contengono meglio i giocatori dell'Olbia, tuttavia non sembrano riuscire a creare manovre di gioco rilevanti. Ma il calcio, per chi ancora non fosse abituato, è impietoso. E' il 33' quando il Gozzano ha l'occasione da calcio d'angolo: Bini fa la torre e a pochi centimetri dalla porta Emiliano di testa non sbaglia. Qualche minuto dopo i padroni di casa provano a rispondere, con un tiro di Biancu dal limite che il portiere avversario manda in angolo. Proprio pochi secondi prima dell'intervallo gli ospiti trovano il raddoppio da una ripartenza di Evan's che supera tutti e in area serve Palazzolo che trova il tap-in. Il secondo tempo inizia con l'illusione che l'Olbia possa capovolgere la situazione, e invece passano appena undici giri d'orologio e il Gozzano segna ancora. Certo qualche colpa la difesa di casa comincia ad averla, l'azione racconta di Gemelli che, braccato e spalle alla porta scarica per Palazzolo. E lui, quasi indisturbato, la piazza alle spalle di Marson. E' di sicuro questo il definitivo ko per gli uomini di Michele Filippi. Il calcio, si diceva, è anche crudele. O almeno lo è con l'Olbia. E lo si capisce al 76', quando il neo entrato Rolfini conclude in gol un'azione a due con Carletti. Sì poi prima del fischio finale nel tabellino entrerà anche Senesi, che con il suo tiro nel recupero ha quantomeno evitato ai suoi di concludere a zero reti. 1-4. Già durante il match i tifosi della curva hanno cominciato a fischiare e intonare cori di rabbia e delusione, a fine gara poi è arrivato il confronto con i giocatori. In particolare, saranno Ragatzu e Pisano, i due senatori della squadra, a presentarsi sotto la curva mare a rapporto con i sostenitori. L'Olbia vista in campo sembra aver amplificato quelle debolezze e quelle crepe che già si erano palesate nelle scorse partite. Una dura lezione, e una prestazione negativa dalla quale forse non si salva nessuno. Bisogna ripartire, lo si diceva già dopo il derby, e domenica prossima c'è il Pisa.

Paolo Ardovino

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