il presidente
«Un’amichevole a Sassari? Se ci invitano veniamo di corsa»
SASSARI. «Se ci invitano a Sassari, porto giù tutta la squadra per un’amichevole». La partita che gli è sempre mancata è quella con la “casa madre”. Paolo Falloni in questi anni è venuto tante volte...
12 novembre 2018
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SASSARI. «Se ci invitano a Sassari, porto giù tutta la squadra per un’amichevole». La partita che gli è sempre mancata è quella con la “casa madre”. Paolo Falloni in questi anni è venuto tante volte in Sardegna e ha organizzato spesso una sorta di “ponte” per portare i tedeschi in vacanza nell’isola. Anche se rispetto all’impegno costante di un tempo si è un po’ defilato, il fondatore dell’Ac Torres Augsburg continua a essere un punto di riferimento per gli emigrati italiani, così come il Circolo Quattro Mori, presieduto da Pasquale Pau, che conta centinaia di tesserati.
«Oltre alle squadre di calcio – racconta Falloni – da oltre vent’anni la Torres è attiva anche nelle bocce. Abbiamo costruto tre campi, nel 2001 abbiamo partecipato anche ai campionati mondiali, che manco a farlo apposta si sono svolti in Sardegna, a Cagliari».
E a proposito di Cagliari, tra i vari aneddoti legati alla lunga storia di questo curioso sodalizio sardo-tedesco, c’è n’è uno che riguarda le maglie. «Una volta siamo entrati in contatto con Gigi Riva e grazie a lui siamo entrati in possesso di una muta di maglie del Cagliari. Naturalmente ci abbiamo fatto stampare sopra anche il simbolo della Torres».
E così, a migliaia di chilometri dalla Sardegna, per un intero campionato una squadra di italo-tedeschi se n’è andata in giro per i campi della Baviera indossando maglie rossoblù con i simboli delle principali squadre di calcio isolane. Miracoli del sorprendente mondo dell’immigrazione. «Siamo stati in tanti posti ma non ci è mai capitato di giocare un’amichevole con la Torres – sorride Falloni –. Ormai facciamo solo attività giovanile, ma sarebbe bello».
Si può organizzare? (a.si.)
«Oltre alle squadre di calcio – racconta Falloni – da oltre vent’anni la Torres è attiva anche nelle bocce. Abbiamo costruto tre campi, nel 2001 abbiamo partecipato anche ai campionati mondiali, che manco a farlo apposta si sono svolti in Sardegna, a Cagliari».
E a proposito di Cagliari, tra i vari aneddoti legati alla lunga storia di questo curioso sodalizio sardo-tedesco, c’è n’è uno che riguarda le maglie. «Una volta siamo entrati in contatto con Gigi Riva e grazie a lui siamo entrati in possesso di una muta di maglie del Cagliari. Naturalmente ci abbiamo fatto stampare sopra anche il simbolo della Torres».
E così, a migliaia di chilometri dalla Sardegna, per un intero campionato una squadra di italo-tedeschi se n’è andata in giro per i campi della Baviera indossando maglie rossoblù con i simboli delle principali squadre di calcio isolane. Miracoli del sorprendente mondo dell’immigrazione. «Siamo stati in tanti posti ma non ci è mai capitato di giocare un’amichevole con la Torres – sorride Falloni –. Ormai facciamo solo attività giovanile, ma sarebbe bello».
Si può organizzare? (a.si.)
