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Maratona, la regina d'Italia ha il cuore sassarese e le gambe tricolori

Roberto Spezzigu
Maratona, la regina d'Italia ha il cuore sassarese e le gambe tricolori

Eleonora Gardelli a sorpresa si scopre numero uno: «Amo la mia città e questo sport, ce l’ho tatuato sulla pelle»

14 novembre 2018
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SASSARI. Cuore sassarese e gambe tricolori. E che gambe, quelle di Eleonora Gardelli, fresca campionessa italiana di maratona.

Trentadue anni, cresciuta atleticamente nelle fila del Cus Sassari, domenica scorsa Eleonora ha sbaragliato il campo nella ventesima edizione della Maratona di Ravenna Città d'Arte che quest'anno (assenti i migliori specialisti, impegnati in concomitanti gare internazionali) assegnava i titoli tricolori assoluti. Una vittoria a sorpresa ma non tanto. Non per lei, nuova regina italiana della mitica distanza dei 41,192 chilometri, domenica corsi con il tempo di 2h59'19" .

La Gardelli da cinque anni vive a Forlì dove ha messo su famiglia e dove fa l’avvocato, specializzata nella tutela della privacy. A Sassari vivono i suoi familiari ed è lì che ha studiato (Liceo Canopoleno e poi Università) e ha iniziato a fare atletica. «Ho corso con il Cus Sassari da quando avevo 15 anni – racconta – e fino alla fine delle superiori. Poi, anche se avevo ottenuto qualche buon risultato in pista dove correvo i 400, gli 800 e i 1500, per motivi di studio ho deciso di abbandonare». Il richiamo però era troppo forte, Sassari e non Sassari. «Avevo ripreso a correre quasi per gioco e alla fine mi hanno convinto a correre prima una mezza maratona e poi, all'inizio di quest'anno, una maratona; è nata subito una grande passione. Dopo la prima gara su questa distanza sono rimasta tanto colpita da decidere di tatuarmi il simbolo dei 42,195 chilometri».

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Come ha deciso di riprendere a correre? «Iniziata l'università avevo smesso completamente e per dieci anni non ho più corso, anche se non mi sono mai fermata. Un po’ di palestra, certo, altre attività... poi ho ho ripreso quasi per caso con mio marito, un paio d'anni fa. E correndo un po’ per caso ho conosciuto quelli della mia attuale società, la Corri Forrest di Forlì che mi hanno convinto a farmi seguire da un bravo preparatore, Giorgio Reggiani, che è stato anche preparatore atletico del Milan, e a rituffarmi nelle gare. La mia seconda vita agonistica è ripartita dalla mezza maratona»».

Poi la passione è montata, ed è esplosa. «Sì, cresceva n mano che mi rendevo conto della grande capacità di controllo mentale che bisogna avere per poter vivere questa straordinaria prova. Anche a Ravenna - continua - il segreto è stato la gestione a livello mentale della gara e della fatica». Quanto si allena la campionessa italiana di maratona Eleonora Gardelli ? «Cinque volte a settimana, e corro di media per un'ora e mezza. Da sei mesi ho migliorato molto la qualità degli allenamento grazie ai suggerimenti del mio tecnico». Adesso, con la medagia al collo? «Gareggerò subito. Il 2 dicembre sarò in gara in Spagna a Valencia dove voglio migliorare ancora il tempo».

Cosa si prova a vestire il tricollore? «È qualcosa che rimarrà negli annali e vale molto più di un buon tempo ma a me interessa andare anche alla ricerca dei mie limiti, che penso siano diversi dal personale di 2h59'19" con cui ho vinto a Ravenna».

Che rapporto ha con Sassari? «È la mia città e ci ritorno spesso. Quando ci sono vado al allenarmi allo Stadio dei Pini anche approfittando del fatto che i miei abitano lì vicino. E diventa un'occasione per ritrovare tanti amici».
 

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