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Dinamo, missione fallita in Ungheria è un disastro

di Andrea Sini
Dinamo, missione fallita in Ungheria è un disastro

Sassaresi ko contro lo Szolnoki, che ribalta anche il -4 dell’andata

15 novembre 2018
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Non sperare troppo nelle rimonte impossibili, perché i miracoli non capitano così di frequente. Una Dinamo troppo brutta per essere vera perde malamente in Ungheria, 87-74, e serve su un piatto d’argento il primo posto nel girone H di Europe Cup a uno Szolnoki Olaj solido quanto basta per spazzare via la squadra di Vincenzo Esposito.

Missione fallita. Dopo la miracolosa vittoria dell’andata, dal -20 al +4, i sassaresi ci hanno provato ancora, con una mini-rimonta dal -18 al -8 che nel finale per un attimo ha rimesso in discussione almeno la differenza canestri. Ma è stato solo un attimo, appunto, perché la bestia nera Vojvoda (ancora un ventello contro il Banco) e compagni hanno condotto in porto senza problemi una vittoria netta, chiara e indiscutibile. Petteway e compagni sono rimasti sotto per tutti i 40 minuti, tenendo con enorme fatica la scia dei padroni di casa soltanto per metà partita (23-22 al 10’, 39-37 a metà gara), per poi crollare dal punto di vista difensivo: il doppio break di 11-2 messo a segno dallo Szolnoki in avvio dei quarti dispari e i 14 punti incassati dai sassaresi nei primi 3’30” del terzo periodo hanno dato alla gara una direzione precisa, con Esposito che ha “frullato” nelle rotazioni tutti gli elementi del roster, senza mai riuscire a trovare un minimo di continuità.

Una sconfitta meritata. La quarta sconfitta incassata negli ultimi 10 giorni, dopo quelle con Cremona e Venezia, è figlia di una prestazione insufficiente sia a livello di gruppo che di singoli. La difesa ha fatto acqua da tutte le parti per almeno tre periodi (escluso il secondo), il dominio a rimbalzo (49-43) è stato assolutamente sterile e per troppi minuti la squadra ha giocato estremamente male anche in attacco, chiudendo con un orribile 24/77 al tiro (31%) e con 17 palle perse.

Il Banco di Sardegna ha pagato la serata negativa dei suoi uomini più importanti, con Cooley e Thomas frenati dai falli ma comunque mai incisivi, e con un Petteway discontinuo e a tratti scostante. Non è andata affatto meglio per quanto riguarda la panchina, che nonostante le rotazioni profonde (ma non profondissime, visti i minutaggi di Devecchi, Pierre e Diop) non ha fornito un contributo apprezzabile.

Il futuro. La qualificazione al secondo turno della coppa era già stata blindata: per il primo posto ora le speranze sono quasi a zero: nell’ultima giornata la Dinamo deve battere il Falco Vulcano, ancora in Ungheria, e sperare in un (improbabile) ko dello Szolnoki a Leicester. Ma forse ora è meglio che la squadra di Esposito si concentri sui problemi da risolvere e su Pistoia, che domenica arriva a Sassari affamata di punti salvezza.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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