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Il poker di Mauricio: «Mi davano per finito e invece eccomi qua»

Il poker di Mauricio: «Mi davano per finito e invece eccomi qua»

L’aria della Gallura fa bene all’attaccante argentino Villa Dopo un lungo stop per infortunio il ritorno a suon di gol

16 novembre 2018
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BUDONI. Quattro reti per riscattare un periodo nero, Non aveva ancora segnato in campionato Mauricio Villa l’argentino del Budoni. A rovinargli l’avvio di stagione il 4 settembre un brutto infortunio al crociato nella gara di coppa Italia contro l’Aprilia. Quasi due mesi di stop poi il graduale recupero e finalmente la maglia da titolare che lo ripaga di tanti sacrifici. Nato a Mar De La Plata 35 anni orsono, Villa dopo aver giocato nella serie C Argentina è arrivato in seria A nel campionato equadoregno e a Malta poi in Italia sempre in serie D in ben cinque 5 gironi diversi soprattutto nel sud Italia. Villa è già stato a Budoni quattro anni fa segnando la bellezza di 24 reti in ventisei partite. Una stagione d’oro che lo aveva portato oltre il Tirreno ma senza troppo fortuna. Ora il ritorno in Gallura e, come d’incanto, anche il ritorno al gol.

Come si sente dopo il lungo infortunio e un ritorno in campo come quello di mercoledì?

«Ovviamente non sono al 100% però mi sono sempre allenato per fare trovare pronto il primapossibile. Dopo la rottura del legamento collaterale mediale del ginocchio non era facile tornare in campo cosi presto».

Un infortunio che ha rischiato di farle saltare la stagione.

«Sì è vero, dopo appena un mese di preparazione, mi stavo ambientando con i nuovi compagni e iniziando a trovarmi bene negli schemi del mister. L’infortunio non ci voleva ma purtroppo sono cose che succedono nel calcio».

Le era mai capitato di segnare una quaterna in una gara ufficiale?

«Si ne avevo fatto una con il Noto nella stagione 2011/12».

Tre reti su azione e un calcio di rigore. Qual è il gol più bello?

«Sicuramente il secondo perché abbiamo fatto una bella giocata da dietro è siamo arrivati in porta. Un gol che, in pratica, ha chiuso la partita dando più tranquillità alla nostra squadra. Non dimentichiamo poi che ho fatto anche un assist. Per me è una partita sicuramente da ricordare».

Dove può arrivare il Budoni con i suoi gol?

«Vorrei far bene per questa squadra e devo innanzitutto dire grazie a miei compagni perché sono loro a mettermi nella condizione di segnare. Al di la del numero delle mie reti, voglio prima di tutto che il Budoni arrivi quanto prima alla quota salvezza».

È il più esperto della rosa, chi c'è tra i giovani che potrà emergere?

«Abbiamo tanti talenti, ma mi piace molto Christian Musu. Se continua così può arrivare nei professionisti».

Un campionato lunghissimo con venti squadre chi vede favorito?

«Anche se accusa qualche battuta di troppo, vedo in pole position l’Avellino ma anche Trastevere, Aprilia e Monterosi hanno delle buone squadre e possono ambire a vincere il torneo».

Un ritorno in Sardegna dopo quattro anni, come si trovi?

«Budoni mi piace molto ma tutta l’isola è molto bella. Io sono qui con la mia famiglia (moglie e figlia di otto anni) e devo ringraziare loro perché mi accompagnano ovunque permettondomi di pensare al calcio con serenità».

Sergio Secci

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