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La cenerentola Pistoia umilia una Dinamo presuntuosa

di Andrea Sini
La cenerentola Pistoia umilia una Dinamo presuntuosa

Brutta sconfitta interna per i sassaresi contro la Oriora, sino a ieri ultima con zero punti Difesa disastrosa dei biancoblù, che concedono 113 punti e incassano il terzo ko di fila

19 novembre 2018
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SASSARI. La presunzione contro la fame, la tranquillità di chi pensa di poterla sempre risolvere con il fioretto contro chi, con le spalle al muro, lancia oltre l’ostacolo il cuore, le pietre e perfino la stampella. Che Dinamo pessima, che pessima figura. Contro la Oriora Pistoia, ultima in classifica a quota zero e priva del suo uomo migliore, Kerron Johnson, i biancoblù di coach Esposito perdono malamente per 111-113, e incassano la terza sconfitta di fila in campionato, la quarta nelle ultime 5 gare giocate, coppa compresa. Una battuta d’arresto assolutamente inattesa, che porta in rosso il record in campionato (3 vittorie e 4 sconfitte) e che fa precipitare i sassaresi in una specie di tunnel. Le sette vittorie consecutive di inizio stagione sono un ricordo: ora bisogna davvero ricominciare da capo.

La lama nel burro. Pistoia, il peggiore attacco della serie A, sinora aveva segnato 75 punti di media. È sufficiente questo dato, a fronte dei 113 punti incassati in casa, per attribuire un valore alla prestazione di Petteway e compagni. Che hanno iniziato male, probabilmente sottovalutando gli avversari, e finito peggio, concedendo qualcosa come 61 punti nel secondo tempo e regalando il carreer high ad almeno quattro giocatori ospiti.

Di male in peggio. Inutile, in un naufragio generale, andare alla ricerca di “colpevoli”. Di certo le presunte stelle hanno toppato, giocando per loro stessi e difendendo da cani, in un contesto nel quale anche coach Esposito e il suo staff da un certo punto in poi hanno dato l’impressione di avere perso completamente il filo del discorso.

La serata no. Che fosse una serata strana lo si è capito subito: Pistoia apre la gara con le triple in serie di Bolpin, imitato poi da Severini e Peak e dopo 6’30” ha già segnato la bellezza di 24 punti (a 17). Il Banco precipita a -9 (19-28), poi arriva qualche errore degli ospiti e dall’altra parte le triple di Bamforth e Polonara, con un gioco da tre punti di Cooley valgono un break di 9-0 e la parità a quota 28. Alla prima sirena la Oriora è comunque avanti 28-30, Esposito abbassa il quintetto e trova punti da Bamforth e Polonara, con il match che resta in bilico (41-40 al 14’).

L’illusione. L’ingresso di Pierre e Devecchi permette di aumentare l’intensità in difesa, i biancoblù si decidono ad attaccare il ferro con maggiore incisività e arriva una lunga serie di tiri liberi che valgono il +7 (51-44). A metà gara la Dinamo è avanti 57-52, e ci si attende un secondo tempo all’altezza. Nel terzo quarto arriva qualche buona difesa e un po’ di transizione, Petteway batte un colpo da oltre l’arco, Polonara colpisce da sotto e il Banco si illude di avere fatto bingo: 72-59. Pistoia è in difficoltà ma non molla, Bamforth si becca un antisportivo e due fiammate di Johnson riportano in partita i toscani, che con il solito Peak (già a quota 23) trovano il canestro del -4 (74-70). Le giocate di Spissu e Polonara tengono avanti il Banco (83-74), che a fine periodo ha però solo uno striminzito +6 (83-77). Due canestri di Gentile valgono il +10 (87-77), ma Pistoia ci crede e il motore biancoblù cede di schianto.

L’incubo. Della Rosa e Johnson riavvicinano i toscani (87-82), Polonara colpisce da fuori (92-84), ma da questo punto Johnson e Peak da soli mandano in orbita la Oriora: arriva un break di 4-20 e a 1’52” dalla sirena finale la Dinamo è precipitata a -8 (96-104). Thomas scuote il Banco, ma è solo un attimo, perché gli errori fioccano e Pistoia, ormai in piena fiducia, ribatte colpo su colpo: Bamfort, Smith e Petteway fanno centro ma la difesa non tiene in nessun modo: finisce male, con la Dinamo che esce dal campo a testa bassa, stordita e ferita. Ora serve una reazione d’orgoglio.

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