La Nuova Sardegna

ARBUS. Granata e rossoblù praticano un buon calcio, non è una novità, la classifica non mente. Il match è godibilissimo. Il risultato invece una mezza sorpresa, almeno per i pronostici della vigilia. L’Arbus inciampa nella concretezza del Taloro Gavoi, nella sua personalità e nel gol pesantissimo che Pili appena dopo la mezz’ora della prima frazione firma con un sinistro non potente ma chirurgico. Un gol che fa da spartiacque nella prestazione dei granata buona e interessante almeno fino alla mezz’ora, deludente, poco convinta e scarsamente lucida nel proseguo della gara quando nel tentativo di rimonta crea e spreca alcune ghiotte palle gol ma rischia non poco su alcune improvvise ripartenze degli ospiti.

L’Arbus per una ventina di minuti semina ma non raccoglie al 9’ e 14’ con Sanyang e al 18’ con Atzeni. Al 33’ gli ospiti improvvisamente colpiscono: Litarru batte un calcio d’angolo Pili colpisce e batte Toro. Nella ripresa le squadre si allungano, ci guadagna lo spettacolo. L’Arbus ha tre clamorose occasioni per rimettere in equilibrio il match: al 3’ con Atzeni, e due volte con Konate al 36’ e 38’. Gli ospiti sfiorano il raddoppio al 6’ con Litarru,al 14’ con Calaresue al 31’ con Falchi.

Gianni Vacca