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Vincenzo Esposito: «Troppa superficialità, serve subito una svolta a livello mentale»

Vincenzo Esposito: «Troppa superficialità, serve subito una svolta a livello mentale»

A fine gara la delusione del coach della Dinamo: «Il gruppo è unito, ne verremo fuori tutti insieme»

19 novembre 2018
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SASSARI. Superficialità e sufficienza, sufficienza e superficialità. Dopo un faccia a faccia con la squadra durato quasi un’ora, Vincenzo Esposito ripete più volte un concetto che è apparso chiaro a tutti i 4000 del palazzetto. «Abbiamo un problema – sottolinea il coach –, ed è la squadra che ha un problema, non un singolo giocatore. In questa partita non è salvabile nessuno. La partita si è persa con l’atteggiamento sbagliato in difesa e con tanti errori in attacco. Le statistiche non raccontano certe cose, è un problema di atteggiamento».

«In questo momento c’è grande delusione – prosegue Esposito –, c’è grande amarezza soprattutto da parte dei ragazzi. Ci siamo trattenuti a lungo negli spogliatoi, c’è un clima di dispiacere. Nelle ultime settimane c’è stato un calo, legato a molteplici motivi. Forse ci siamo rilassati dopo alcuni buoni risultati. Spesso giochiamo con superficialità e disattenzione, e il problema non è chi abbiamo davanti. Errori di un certo tipo li ho visti in questa gara, ma li avevo visti anche contro Venezia e mercoledì in Ungheria».

Nell’ultimo mese, rispetto al precampionato e alle prime gare ufficiali, il Banco di Sardegna ha cambiato completamente faccia. «Voglio sottolineare che abbiamo fatto le cose giuste anche nelle gare vere, non solo in precampionato: contro Varese e Torino e a Brindisi abbiamo avuto la giusta mentalità, e anche con Reggio Emilia si sono viste cose buone. Ci metto anche le gare di coppa, perché nonostante il livello non fosse eccelso il nostro atteggiamento è stato sempre quello giusto, chiunque avessimo davanti. Sappiamo quali sono i nostri errori ma in questo momento facciamo fatica a reagire. L’unica ricetta è il lavoro – continua il coach biancoblù –, dobbiamo lavorare e mettere in pratica ciò che facciamo in allenamento, dobbiamo andare in campo ed evitare di fare certe cose. Il gruppo però è unito – assicura Esposito – anche se magari durante la partita, nei momenti di difficoltà ognuno tende a provare a salvare le cose da solo. Dobbiamo liberarci la mente, giocare con la giusta intensità e dimenticare la leggerezza con la quale abbiamo affrontato queste ultime gare. Dobbiamo reagire e basta». (a.si.)



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