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L’Olbia ora cerca la continuità

L’Olbia ora cerca la continuità

Serie C. I bianchi si preparano alla trasferta di Chiavari, l’Arzachena ha problemi in zona gol

20 novembre 2018
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OLBIA. Da una parte spunta un leggero sorriso, dall’altra aumentano i malumori. È il ritratto di Olbia e Arzachena, che a distanza di due settimane dal derby del “Pirina” devono fare i conti con due situazioni diverse. Per l’Olbia, la sconfitta contro i cugini aveva già iniziato a scrivere la parola fine all’avventura di Michele Filippi in panchina, conclusione arrivata dopo la sconfitta col Gozzano. Sembravano giorni bui, il punto più basso in questa fin qui breve stagione olbiese. Poi il cambio di panchina, la guida affidata a Guido Carboni e le nuove speranze. E il Pisa, domenica, che sembrava la corazzata imbattibile, invece l'Olbia ha saputo strappare un pareggio che ha restituito ottimismo. L'1-1 è maturato tutto nel secondo tempo, con i pisani in vantaggio al '60 e i galluresi che hanno saputo non perdersi d'animo, ma trovare il pari 4 minuti dopo con Ogunseye. E per poco non ci scappava la vittoria. Neanche il tempo di realizzare quanto fatto, però, che i bianchi saranno costretti a scendere di nuovo in campo. Domani, infatti, a Carboni e co. spetta il recupero in casa dell'Entella. «L’idea è quella di insistere su determinati concetti per arrivare ad essere una vera squadra – commenta Carboni –, incontriamo quella che a mio giudizio è la squadra più forte del girone, che ha subito un’ingiustizia e non giocherà un campionato di sua competenza, perché parliamo di una realtà strutturata per la serie B, non a caso vengono da cinque vittorie. Sarà una gara dalla quale mi aspetto altre risposte per avere un quadro ancora più preciso». Un passo indietro, a Pisa in campo è sceso un inedito 4-4-2 ma non è detto che venga riconfermato («Non è definitivo, dobbiamo trovare la nostra identità», Carboni dixit), e anche i volti potrebbero cambiare, sia per gli incontri ravvicinati che per quanto detto dal tecnico: «Per me la rosa è intoccabile, non il singolo». L'obbiettivo di Carboni è quello di trasmettere alla squadra una mentalità propositiva, «E voglio portare tutta la rosa ad avere la stessa condizione atletica e mentale, mi aspetto di più da tutti per riuscire ad affrontare una serie di partite impegnative».

Dall'altra parte, seppur il derby l'Arzachena l’abbia vinto, da lì in poi sono cominciati i guai. Tre partite dopo, Mauro Giorico deve fare i conti con tre sconfitte contro Entella, Pro Patria, Pro Vercelli. Comincia a non essere solo un problema di risultati. L'interrogativo principale è riservato al reparto offensivo: nelle ultime tre partite è arrivata appena una rete, e in generale su undici gare disputate sin qui, la casella dei gol realizzati segna appena sei marcature. Troppo poco. Certo le partenze di quest'estate sono state determinanti ma una soluzione s’ha da trovare. La panchina di Giorico, al quinto anno di fila al timone degli smeraldini, potrebbe cominciare a scricchiolare - e il caso Filippi, a pochi chilometri, insegna.

Paolo Ardovino

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