La Nuova Sardegna

Sport

Il riscatto parte da un pallone

Il riscatto parte da un pallone

Aree degradate recuperate, abitanti coinvolti: alla Santa Maria Bambina l’entusiasmo è contagioso

21 novembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «Ricordo il debutto della squadra Micro a Tergu, un sabato pomeriggio dell’ottobre 2007. Distribuimmo negli spogliatoi le maglie recuperate grazie a Samuele Ara giusto pochi giorni prima. La felicità dei bambini era contagiosa e lì ci accorgemmo che i sacrifici che ci aspettavano sarebbero stati ampiamente ripagati».

Antonio Caggiari è da due anni il presidente della Santa Maria Bambina di Sassari. È succeduto a Don Gavino Sini, parroco dell’omonima chiesa di Santa Maria di Pisa, che è rimasto comunque nel direttivo e oggi più che mai rappresenta la guida morale e spirituale della società.

Don Gavino Sini, poco più di dieci anni fa, ascoltò le esigenze di un gruppo di persone che volevano rilanciare l’aggregazione sociale attraverso lo sport di un’area della città destinata al degrado. Così, lo stesso Caggiari e Bastianino Cagnoni scelsero il campetto di via Cedrino, ormai abbandonato dopo l’esperienza della società di calcio Santa Maria di Pisa nei primi anni 2000, per dar vita alla loro missione educativa. Settimane di profonde pulizie e adeguamento del campo alle richieste regolamentari dettate dal Csi, «al quale chiedemmo – ricorda Caggiari con un sorriso – di giocare sempre nel primo pomeriggio, perché la luce artificiale, che allora perveniva dai pali dell’illuminazione pubblica, non era idonea alla disputa delle gare».

Situazioni di emergenza che però permise a Don Gavino e ai suoi “ragazzi” di fare fronte comune e riuscire a far emergere un forte senso di appartenenza di molti genitori di quei “Micro”, come Giulio Levacovich, Antonello Diana, Serafino Dettori, Samuele Ara.

Ognuno con le sue conoscenze o le sue abilità professionali diede un forte contributo per alzare il livello qualitativo della struttura, divenuta nel tempo quasi una “succursale” dell’Oratorio della Parrocchia di Santa Maria Bambina.

«Ci siamo abituati a operare nell’emergenza – ammette il presidente Caggiari – ma siamo stati ampiamente ripagati dalla credibilità che abbiamo costruito agli occhi dell’amministrazione comunale. A brevissimo, infatti, inizieranno i lavori di riqualificazione dell’impianto sportivo: avremo un manto in sintetico e provvederemo alla messa in sicurezza della recinzione, due passaggi che rappresentano per noi un grande riconoscimento per i tanti sacrifici fatti in questi dieci anni di presenza quotidiana sul territorio».

Tra le soddisfazioni arrivate in questi ultimi anni alla Santa Maria Bambina va sottolineata la sempre più alta sintonia tra la società sportiva e le famiglie che abitano a fianco al campo di via Cedrino.

Non deve essere dato per scontato, infatti, che il chiasso e le urla dei bambini siano accettate da tutti.

«Ci sono stati momenti in cui abbiamo dovuto mettere in campo una forte mediazione – dice il vice presidente della società sassarese, Samuele Ara –. Essendo il nostro un campo in terra battuta, la polvere generata dalla corsa dei bambini giungeva ai piani alti dei palazzi e, in parte anche giustamente, sono arrivate alcune segnalazioni. Molti di loro non erano più abituati a vedere tante persone in quello spazio, rimasto vuoto e abbandonato per anni. Ora però ci chiedono “Ma quando iniziano i campionati? Ci piacere vedere giocare i bambini”. Anche questa è una bella vittoria sociale».



In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative