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Dai Dinamo, ora serve una scossa vera

di Andrea Sini
Dai Dinamo, ora serve una scossa vera

I biancoblù in campo a Trento: dopo 3 ko di fila in campionato, l’obiettivo è arrivare alla sosta nel migliore dei modi

25 novembre 2018
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SASSARI. Morale alto, le gambe magari non al massimo, ma questo è uno di quei momenti durante una stagione nei quali bisogna dare tutto. Deve dare tutto e anche di più, la Dinamo di coach Vincenzo Esposito, che questo pomeriggio alle 18,30 fa visita alla Dolomiti Energia Trento. Poi ci sarà la sosta per la finestra dedicata alle nazionali, seguita da due gare delicatissime contro Bologna e Milano.

Ora o mai più, dunque, perché è chiaro che oggi sarà o vittoria o crisi: i biancoblù arrivano infatti da tre sconfitte di fila in campionato, l’ultima delle quali – dolorosissima – in casa contro il fanalino di coda Pistoia. I toscani e la Dolomiti di coach Buscaglia ora hanno gli stessi punti, appena 2, e si trovano appaiate sul fondo della classifica del massimo campionato di basket.

Una settimana dura. Sia la Dinamo che l’Aquila arrivano a questo appuntamento, che rappresenta il giro di boa della corsa alla Final Eight, al termine di una settimana decisamente intensa e impegnativa: entrambe mercoledì hanno giocato nelle rispettive coppe, i trentini in Russia e i sassaresi in Ungheria, entrambe hanno portato a casa una vittoria ma Bamforth e compagni hanno avuto davvero poco tempo per preparare questa sfida: l’intera giornata di giovedì è stata trascorsa in viaggio e la comitiva è arrivata a Sassari soltano a notte fonda. Squadra e staff hanno dunque avuto modo di stare in campo per lavorare soltanto venerdì (ma non certamente al top) e ieri, prima della partenza per il Trentino.

Le insidie. I padroni di casa in questa prima parte di stagione hanno avuto grossi problemi, perdendo le prime 5 gare, per poi rompere il ghiaccio contro Brescia per mezzo canestro e poi crollare nuvamente sul campo di Trieste. La vittoria dimercoledì a San Pietroburgo all’overtime, dopo essere risaliti dal -22, può essere la chiave di volta dal punto di vista mentale, soprattutto dopo che al roster è stato aggiunto Craft, storica bestia nera della Dinamo, sia nella sua prima esperienza a Trento che con la maglia del Monaco. Rispetto allo scorso anno l’Aquila ha perso Shields e Sutton, ma ha dalla sua un gruppo che gioca ormai a memoria, con i vari Forray, Hogue, Beto Gomes, Flaccadori e Pascolo (rientrato dopo l’esperienza a Milano) protagonisti di tanti duelli con la Dinamo nell’ultimo quinquennio.

Diop resta a casa. Il lungo italo-senegalese è alle prese con una spalla lussata ed è rimasto a Sassari per curarsi. Terran Petteway non è al top a causa di un problema a un ginocchio, ma sarà regolarmente in campo, alla ricerca di una prestazione di alto livello che manca ormai da qualche tempo.

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