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Si ferma anche Castro: Cagliari con i cerotti

di Roberto Muretto

I rossoblù sfidano il Torino senza l’argentino, Padoin e Faragò. Lykogiannis gioca dall’inizio, “Sardegna Arena” esaurita 

26 novembre 2018
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CAGLIARI. Il sorriso col quale Maran ieri è entrato nel Centro sportivo di Assemini si è spento quando durante l’allenamento si è ferma Castro. Probabile distorsione al ginocchio per l’argentino. Solo dopo gli esami che verranno eseguiti in mattinata, si capirà l’entità dell’infortunio. La sua assenza nella sfida col Torino è una tegola che si abbatte sulla testa del Cagliari, già orfano di Padoin e Faragò. Una brutta notizia perchè viene a mancare un giocatore importante non solo nella fase di costruzione, ma anche in quella di non possesso. Bisogna guardare avanti, essere positivi. Oggi comincia un ciclo di partite che si concluderà a fine anno e il tempo per tirare il fiato sarà poco. Cominciare con una vittoria farebbe crescere il grado di autostima della squadra, che ha già in dotazione una buona dose di entusiasmo.

Le scelte. Senza Castro, Maran dovrà cambiare qualcosa. Non il modulo, ma valutare se arrettare Joao Pedro tra le linee e inserie Sau al fianco di Pavoletti. Oppure, inserire Dessena a destra, con Ionita nel ruolo di trequartista. Da sciogliere altri due dubbi: in difesa Romagna e Pisacane (col primo in vantaggio) si giocano una maglia, scegliere il titolare della corsia di sinistra. Lykogiannis sembra il candidato a sostituire Padoin, anche se il greco non gioca da settembre, quando si è infortunato. L’alternativa è Pajac ma è giusto farsi una domanda: se Maran finora non gli ha concesso nemmeno un minuto, e il croato è l’unico giocatore della rosa a non essere mai stato utilizzato, un motivi ci sarà. Di sicuro tre assenze insieme pesano molto, la rosa del Cagliari non è quella della Juventus. Non sarà facile mantenere gli equilibri.

Carattere. Quella col Torino è la partita nella quale bisognerà tirarlo fuori. Di fronte i rossoblù non avranno un avversario qualsiasi, ma una squadra organizzata, con ottime individualità, che nelle ultime due stagioni ha sempre vinto contro i Quattro Mori. Sia in casa che in trasferta. Sono cinque anni che il Cagliari non prende l’intera posta col Toro, oggi ci proverà col gioco e con la voglia di dimostrare che si può gettare il cuore oltre l’ostacolo. D’altronde i rossoblù in diverse occasioni quest’anno hanno fatto vedere che la personalità non gli fa certo difetto.

Cabala. Nel calcio è importante. quasi un rito. E il Torino punta molto su Nicolò Frustalupi, tecnico in seconda. Quando ha sostituito Mazzarri (rimasto a casa per uno stop impostogli dai medici dopo il malore avuto venerdì sera), le loro squadre hanno sempre vinto. Naturalmente il Cagliari si augura che oggi sia la prima volta che questo non succede.

Statistiche. Il Torino ha sempre trovato il gol nelle ultime nove sfide contro il Cagliari: 23 in totale. In trasferta il Toro è imbattuto da otto gare ma è anche la squadra che ha commesso più falli (198) in questo campionato, dall’altra parte solo la Sampdoria (179) ne ha subiti più del Cagliari (172). A partire da agosto 2015, Leonardo Pavoletti è il giocatore dei cinque maggiori campionati europei ad aver segnato più gol di testa (19). Oggi l’attaccante del Cagliari spera di toccare quota venti.

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