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L’Ossese vola sulle ali di Pegaso

L’Ossese vola sulle ali di Pegaso

C’è una cooperativa illuminata dietro il rilancio del pallone nel paese e la gestione dello stadio Frau

28 novembre 2018
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OSSI. Nel 2013 l’amministrazione comunale di Ossi bandisce una gara di appalto per la gestione del campo sportivo “Walter Frau”. In quel periodo in paese esistono due società: l’Ossese e l’Ossi 2001.

Alcune settimane prima della scadenza della domanda di partecipazione al bando, Carlo Mentasti, trentaduenne di Ossi, responsabile commerciale della Cooperativa Sociale Pegaso, già portiere dell’Ossese tra fine anni ’90 e i primi del nuovo millennio, convoca i dirigenti apicali delle due compagini, Nando Sanna, Tore Branca, Battista Sanna per l’Ossese, Antonello Fadda e Piero Canu dell’Ossi 2001 e gli dice più o meno così: «La Cooperativa Pegaso per cui lavoro parteciperà alla gara di appalto per la gestione del “Walter Frau”. Se Pegaso vincesse, io vorrei che Ossese e Ossi 2001 diventino un’unica società e a quel punto, se voi sarete d’accordo, mi candiderò al ruolo di presidente».

Dopo quasi cinque anni, tutto ciò che Mentasti aveva prefigurato si è realizzato.

Ma come ha fatto l’attuale numero uno bianconero a smontare una concorrenza tra due società che per anni si sono contese la crescita calcistica dei piccoli atleti dei Ossi? In realtà non è stato semplice, né immediato. «C’è voluto più di un anno – ammette Mentasti –. Nel 2014 con l’Asd Pegaso Sport, società che supporta la Cooperativa Pegaso nella gestione dell’impianto, abbiamo dovuto far fronte alle varie esigenze delle due società. Gestire il Walter Frau stava diventando complicato e faticoso. La convinzione della fusione era sempre più forte e ci sono voluti continui incontri per convincere tutti, toccando i tasti giusti: i “vecchi” dirigenti volevano rivivere le esperienze passate che hanno fatto dell’Ossese una società tra le più gloriose del nord Sardegna. A loro ho spiegato che i tempi erano cambiati e se non avessimo fatto “rete” come minimo in paese, avremmo perso una grande chance».

Il 10 giugno 2015 Carlo Mentasti viene eletto presidente dell’Ossese e alla fine dello stesso mese si concretizza la fusione tra le due società.

Un momento storico, un esempio di politica sportiva concreta a favore delle nuove generazioni di Ossi. Di atleti, tifosi ma anche dirigenti.

In tutta questa vicenda, infatti, deve essere enfatizzato il passaggio di consegne dai dirigenti più esperti ai più giovani, e quel “mettersi al servizio” tanto caro al Centro sportivo italiano.

Battista Sanna, 75 anni, nel 2016 è stato nominato presidente onorario dell’Ossese. Nel 2013 è stato insignito della benemerenza alla carriera per 50 anni di attività continuativa in federazione. A premiarlo un grande del calcio: Gianni Rivera. «Nel 2005 giocavo con l’Ossese in Seconda categoria, anche se non ero un gran portiere – ride il presidente Mentasti – Retrocedemmo all’ultima giornata. A fine gara, ancora deluso e amareggiato, mi avvicinai all’allora presidente Battista e con un pizzico di presunzione gli dissi: «Ricordati questa cosa: un giorno farò il presidente dell’Ossese e torneremo in Promozione». Quando nel maggio del 2017 vincemmo il campionato di Prima categoria, Battista corse ad abbracciarmi e mi ricordò quella promessa: è una delle emozioni più forti di sempre».



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