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La D scopre il Latte Dolce Patacchiola: «Prudenza»

Il difensore, protagonista dell’ultima vittoria con una doppietta, guarda avanti: «Sognare è pericoloso, concentriamoci sul derby di domenica col Castiadas»

29 novembre 2018
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SASSARI. Si fa presto a dire che la forza sta nel gruppo, bisogna anche dimostrarlo. Come sta facendo il Latte Dolce, che ha colto il decimo risultato utile di fila passando sull'imbattuto campo del Monterosi. Tutti uniti verso l'obiettivo di stupire il campionato e se la serie D sta scoprendo un'inattesa protagonista il merito è anche e soprattutto dei difensori, che diventano i primi attaccanti quando la manovra si sposta avanti. Non è un caso che un terzo dei gol realizzati dai biancocelesti portano la firma di chi, per ruolo, i gol li deve impedire. Sull'exploit di domenica c'è la doppia firma di Simone Patacchiola, difensore centrale (come Cabeccia, a quota 3 reti, e Antonelli che ha segnato ad Avellino), che con le sue incursioni vincenti in area ha ribaltato il punteggio sul terreno laziale.

«Non segnavo da un paio d'anni, in biancoceleste – racconta il goleador di giornata – avevo fatto centro una sola volta, in un derby col San Teodoro, nella mia prima esperienza sassarese. Certo non potevo prevedere una doppietta, è stata una bella affermazione sul piano personale e per la squadra, che ha conquistato una vittoria d'alto profilo». Il primo gol lo ha realizzato da attaccante vero («mi sono ritrovato là davanti e ho sfruttato l'occasione, piazzando il pallone dove il portiere non poteva arrivare»), il secondo è stato invece di fattura più classica per chi proviene dalla retroguardia, zuccata potente su azione d'angolo.

Nato a Città Ducale (Rieti), Simone ha 27 anni, un fisico imponente e una lunga storia sui campi di serie C, dopo essere cresciuto nelle giovanili della Sampdoria. Prato, Alessandria e Portogruaro sono alcune delle sue tappe, poi un primo assaggio di Sardegna col Selargius e nel dicembre di due anni fa la chiamata del Latte Dolce, che in lui ha visto il rinforzo ideale per puntellare la sua fragile difesa. L'avventura sassarese, pur positiva, si è interrotta a fine stagione per riprendere ancora a dicembre, una sorta di "usato sicuro" per irrobustire un reparto con qualche falla. «Da allora non mi sono più mosso – dice – e spero di rimanere a lungo in questa città, dove mi trovo benissimo e dove mi sono anche fidanzato con Fabiana. E' stato importante poter svolgere la preparazione col gruppo e vivere dall'inizio ogni istante del campionato».

Si diceva la forza del gruppo e c'è da crederci, se uno come lui va tranquillamente in panchina quando le esigenze del campo richiedono soluzioni diverse. «Con mister Udassi i titolari sono ventidue e non undici, c'è spazio per tutti e bisogno di tutti, ci teniamo sempre pronti a dare il nostro contributo in partita, anche giocando solo 3 minuti come mi è capitato qualche settimana fa. In quella breve parentesi ho fatto un assist vincente, un esempio che dimostra come tutti siamo importanti e utili alla causa. Si può essere protagonisti e fare la differenza anche in pochi spiccioli di gara».

I festeggiamenti per la grande vittoria esterna e per la doppietta sono stati di breve durata, «dopo poche ore – rivela Patacchiola – la testa era già rivolta al prossimo impegno in casa col Castiadas. Un match importante per tanti motivi. La concentrazione è fondamentale, niente distrazioni e avanti con fiducia, senza presunzione». La classifica benedice i progressi con un brillante secondo posto e il difensore assicura: «In questi due anni il Latte Dolce è cresciuto moltissimo, sotto ogni aspetto. I buoni risultati sono la conseguenza del lavoro quotidiano e di un entusiamo che ha contagiato tutti».

Sandra Usai

©RIPRODUZIONE RISERVATA .

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