La Nuova Sardegna

ARZACHENA. «Cercavamo la vittoria da molto tempo, è stata la parola d’ordine di quest’ultimo periodo». Riccardo Pandolfi può sorridere. Il ventiduenne ex Viterbese ha siglato la rete che ha sbloccato il risultato dopo neanche un quarto d’ora di gioco. «Al di là del mio gol – dice – voglio fare i complimenti a tutti i ragazzi. Siamo entrati in campo con un piglio differente ad altre occasioni e il risultato ci ha premiati. Credo che sul gol degli avversari ci sia stato un rimpallo fortunato per loro, menomale che non hanno trovato il pareggio poco dopo. Nell’occasione del gol subito, non ho visto se ci fosse il fallo di mani che alcuni miei compagni di squadra lamentavano, l’arbitro non ha fischiato e va bene così. Per il mio gol sono felice, curiosamente è arrivato giocando a sinistra, personalmente non guardo mai alla posizione, ma alla voglia di fare il massimo, ovunque mi metta il mister Giorico».

Sull’altro fronte, inizia la sette giorni in terra gallurese per la Robur Siena, visto che domenica i bianconeri saranno di scena sul terreno di gioco dell’Olbia. Ad analizzare la sconfitta, l’allenatore Michele Mignani che sportivamente ammette che la vittoria dell’Arzachena è meritata. «Sapevamo che l’Arzachena sarebbe stata questa: determinata e coriacea. Non mi aspettavo invece che facessimo un primo tempo così brutto, dove l’Arzachena meritava di essere avanti anche 2-0. Nella ripresa abbiamo provato a ribattere con le stesse armi dell’Arzachena, sul 2-0 era più dura anche se è arrivata l’opportunità di pareggiare con Cristiani. Abbiamo regalato un tempo, poi quando vai sotto diventa difficile recuperare le partite. Non so se abbiamo sottovalutato la gara, sapevamo che l’Arzachena è sempre stata una squadra viva nonostante le sconfitte, la nostra prestazione non è stata assolutamente accettabile». (p.m.)