serie d
Il sornione Latte Dolce continua la scalata
SASSARI. Arrampicarsi in classifica non è mai facile, ma le vere difficoltà stanno nel confermare quanto di buono si ottiene e il Latte Dolce è riuscito a difendere il suo incredibile secondo posto,...
04 dicembre 2018
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SASSARI. Arrampicarsi in classifica non è mai facile, ma le vere difficoltà stanno nel confermare quanto di buono si ottiene e il Latte Dolce è riuscito a difendere il suo incredibile secondo posto, battendo anche il Castiadas e infilando l'undicesimo risultato utile consecutivo.
Non male per una squadra che pensa ancora in termini di salvezza. «Tutti ci chiedono dove vogliamo arrivare - dice il portiere Pierpaolo Garau - e noi continuiamo a rispondere che... non lo sappiamo. Prima dobbiamo strappare la certezza della permanenza in serie D, che è sempre più vicina, e solo dopo aver raggiunto questo traguardo penseremo a qualcosa di più».
L'estremo biancoceleste è consapevole e quindi felice di vivere un'annata speciale: 30 punti in 15 partite, miglior difesa del girone con sole 10 reti subite, appena una sconfitta. «Si è creata una bella alchimia tra squadra, staff tecnico e società, si lavora bene, arrivano i risultati e crescono autostima e sicurezza. Io con questa maglia ho trascorso annate dure e sofferte, lottando per evitare i playout, e ora provo un piacere immenso a ritrovarmi lassù, tra le migliori del campionato. Siamo sereni e viviamo alla giornata divertendoci».
«Il segreto dei nostri successi? Affrontare gli allenamenti col sorriso e il merito è di mister Udassi – prosegue –, che non solo cura ogni dettaglio ma soprattutto ha cambiato la nostra mentalità. Abbiamo acquisito piena fiducia nei nostri mezzi, non ci abbattiamo mai e ci crediamo sempre».
Così è stato nella ripresa del derby col Castiadas, quando un episodio negativo ha dato un'imprevista sterzata a una partita che viaggiava verso un comodo finale in virtù del 2-0 maturato nel primo tempo. E proprio l'esperto Garau ne è stato sfortunato protagonista, in un pomeriggio in cui mai è stato chiamato seriamente in causa dagli attaccanti ospiti. «Il gol subìto è nato per un mio errore, volevo aiutare Patacchiola perchè appena fuori area aveva un avversario molto vicino ma il fango ha bloccato la palla e Mesina è stato più veloce, beffandoci entrambi. Potevo fare meglio ma in un attimo ho realizzato le conseguenze di un eventuale intervento, rischiavo di essere espulso e non volevo lasciare la squadra in inferiorità». L'incidente di percorso non ha compromesso la vittoria e i sassaresi guardano con ottimismo al prossimo impegno in trasferta con l'Aprilia.
Sandra Usai
Non male per una squadra che pensa ancora in termini di salvezza. «Tutti ci chiedono dove vogliamo arrivare - dice il portiere Pierpaolo Garau - e noi continuiamo a rispondere che... non lo sappiamo. Prima dobbiamo strappare la certezza della permanenza in serie D, che è sempre più vicina, e solo dopo aver raggiunto questo traguardo penseremo a qualcosa di più».
L'estremo biancoceleste è consapevole e quindi felice di vivere un'annata speciale: 30 punti in 15 partite, miglior difesa del girone con sole 10 reti subite, appena una sconfitta. «Si è creata una bella alchimia tra squadra, staff tecnico e società, si lavora bene, arrivano i risultati e crescono autostima e sicurezza. Io con questa maglia ho trascorso annate dure e sofferte, lottando per evitare i playout, e ora provo un piacere immenso a ritrovarmi lassù, tra le migliori del campionato. Siamo sereni e viviamo alla giornata divertendoci».
«Il segreto dei nostri successi? Affrontare gli allenamenti col sorriso e il merito è di mister Udassi – prosegue –, che non solo cura ogni dettaglio ma soprattutto ha cambiato la nostra mentalità. Abbiamo acquisito piena fiducia nei nostri mezzi, non ci abbattiamo mai e ci crediamo sempre».
Così è stato nella ripresa del derby col Castiadas, quando un episodio negativo ha dato un'imprevista sterzata a una partita che viaggiava verso un comodo finale in virtù del 2-0 maturato nel primo tempo. E proprio l'esperto Garau ne è stato sfortunato protagonista, in un pomeriggio in cui mai è stato chiamato seriamente in causa dagli attaccanti ospiti. «Il gol subìto è nato per un mio errore, volevo aiutare Patacchiola perchè appena fuori area aveva un avversario molto vicino ma il fango ha bloccato la palla e Mesina è stato più veloce, beffandoci entrambi. Potevo fare meglio ma in un attimo ho realizzato le conseguenze di un eventuale intervento, rischiavo di essere espulso e non volevo lasciare la squadra in inferiorità». L'incidente di percorso non ha compromesso la vittoria e i sassaresi guardano con ottimismo al prossimo impegno in trasferta con l'Aprilia.
Sandra Usai