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La Nuorese incassa e guarda avanti

La Nuorese incassa e guarda avanti

Eccellenza. La capolista dopo lo stop con l’Arbus si separa dal diesse Tossi

04 dicembre 2018
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NUORO. La prima notizia del dopo Arbus-Nuorese è la sconfitta dei verdazzurri, la seconda in 14 gare dell’Eccellenza, nel quale comunque la formazione di Fraschetti rimane in testa alla classifica. La seconda è la chiusura del rapporto con il direttore sportivo, Vittorio Tossi.

Il comunicato della società non parla di esonero, ma di «rinuncia alla collaborazione». Per poi proseguire con i ringraziamenti. Tutto dopo un anno di lavoro condiviso col presidente Michele Artedino. Il ds sassarese era arrivato a Nuoro alla fine del girone di andata del campionato di serie D, dopo la fine del rapporto della società col manager campano Salvatore Casapulla, prima, e col nuorese Gianfranco Moro, qualche settimana più tardi.

Sua la campagna acquisti di dicembre. La squadra ha ripreso a fare punti, dopo una prima parte disastrosa, ma non è bastato a evitare la retrocessione, giunta a maggio nel playout col Lanusei. Il rapporto si chiude proprio nel momento in cui il club si prepara alla campagna di rafforzamento e non è da escludere che sulle strategie del mercato le parti non si siano trovate in sintonia. E non è neppure probabile che abbiano influito i risultati, per il momento più che positivi per la squadra barbaricina. Mettendoci dentro anche la sconfitta di domenica, che arriva dopo dieci risultati utili consecutivi, di cui nove vittorie. Ricomprendendovi anche la sfida di Coppa Italia vinta sul campo del Porto Rotondo.

La vicenda societaria non dovrebbe comunque assorbire altre energie e pensieri. Il momento è decisivo per il cammino nel torneo di Eccellenza, sulla cui volontà di provarlo a vincere non ci sono più dubbi. Anche se proprio la gara di Arbus ha chiarito alcune delle difficoltà. L’allenatore Fabio Fraschetti: «Spero che la sconfitta ci serva da lezione. Nel girone di ritorno troveremo molte squadre agguerrite e diverse gare saranno con queste caratteristiche. Rispetto alle gare precedenti abbiamo calato il livello di attenzione, e il terreno di gioco era pesantissimo, si faceva fatica a stare in piedi ed era impossibile costruire le ordinarie geometrie di gioco». (f.p.)

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