equitazione
«Tutti insieme per aiutare il completo»
La replica della Fise alle critiche su un settore base da rilanciare
07 dicembre 2018
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SASSARI. L’Sos lanciato da Francesco Iriu dalle colonne della Nuova in merito alle difficoltà del concorso completo di equitazione è stato ascoltato dai tecnici del settore in Sardegna, Alberto Sanna Randaccio e Andrea Rossi. Secondo Iriu, del Circolo Li Tauli, le nuove regole federali stanno strangolando il completo perché non è più obbligatorio per la formazione dei cavalieri, e funzionano solo i campi di Tanca Regia e Santa Giusta. Poi, non si fanno gare, tanto che questo anno è saltato il campionato sardo, e inoltre non si programma per tempo deludendo organizzatori e allevatori.
«Come responsabili regionali della Fise – replicano Randaccio e Rossi –, precisiamo che i campionati regionali non si sono disputati, per una serie di concause, solo quest’anno. Per quanto concerne il numero di gare, nell’ultimo decennio mediamente si è disputata una sola gara che univa le categorie qualificanti per i giovani cavalli e i campionati regionali. Questo anno si sono svolte due gare, due anni fa ugualmente e per trovare numeri superiori, comunque al massimo tre, bisogna andare dalla fine degli anni 90 sino al 2003/2004.
«In quel periodo – proseguono –, erano disponibili montepremi stanziati dalla Fise centrale o dall’Istituto incremento ippico, ora Agris. Anche quest’anno l’Agris aveva calendarizzato diverse gare con montepremi, ma sono state annullate per mancanza di iscritti. Inoltre per quanto riguarda le strutture che nel passato organizzavano gare e ora non lo fanno più, ci sono sia motivi di “nessun guadagno economico” che di diversa destinazione stabilite dai proprietari degli impianti. Poi, le regole dipendono dalla Fise nazionale, noi dobbiamo solo applicarle. Se si vuole aiutare il completo bisogna smettere di criticare, presentando dati difformi dal vero, e cercare insieme le soluzioni con spirito costruttivo. Infine, per i cavalli sardi, è di quest’anno la medaglia d’argento agli europei Cce young riders a squadre del cavallo sardo Laomaco montato da Luca Mezzaroba».
Giovanni Manca
«Come responsabili regionali della Fise – replicano Randaccio e Rossi –, precisiamo che i campionati regionali non si sono disputati, per una serie di concause, solo quest’anno. Per quanto concerne il numero di gare, nell’ultimo decennio mediamente si è disputata una sola gara che univa le categorie qualificanti per i giovani cavalli e i campionati regionali. Questo anno si sono svolte due gare, due anni fa ugualmente e per trovare numeri superiori, comunque al massimo tre, bisogna andare dalla fine degli anni 90 sino al 2003/2004.
«In quel periodo – proseguono –, erano disponibili montepremi stanziati dalla Fise centrale o dall’Istituto incremento ippico, ora Agris. Anche quest’anno l’Agris aveva calendarizzato diverse gare con montepremi, ma sono state annullate per mancanza di iscritti. Inoltre per quanto riguarda le strutture che nel passato organizzavano gare e ora non lo fanno più, ci sono sia motivi di “nessun guadagno economico” che di diversa destinazione stabilite dai proprietari degli impianti. Poi, le regole dipendono dalla Fise nazionale, noi dobbiamo solo applicarle. Se si vuole aiutare il completo bisogna smettere di criticare, presentando dati difformi dal vero, e cercare insieme le soluzioni con spirito costruttivo. Infine, per i cavalli sardi, è di quest’anno la medaglia d’argento agli europei Cce young riders a squadre del cavallo sardo Laomaco montato da Luca Mezzaroba».
Giovanni Manca
