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Il portiere rigorista e il miracolo del Sorso

Il portiere rigorista e il miracolo del Sorso

Antonio Secchi spiega il successo della squadra romangina: siamo una famiglia

13 dicembre 2018
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SORSO. La Romangia del pallone ha ritrovato il sorriso. Il miracolo è di una squadra costruita con il giusto mix di gioventù ed esperienza, di entusiasmo e voglia di arrivare. Tra i “senatori” capitanati da Michele Pulina c’è anche il portiere Antonio Secchi 34 anni, da Sennori, nato calcisticamente sotto le ali di Angelino Fiori, che l’ha portato appena 17enne alla Maddalena per giocare nell'Ilva. Tre stagioni ad alto livello e poi il pasaggio in serie D col Calangianus. «Ero nacora molto giovane e dopo le prime difficoltà di ambientamento per la lontananza dalla famiglia, ho fatto il possibile per inserirmi in un contesto semi professionistico. Credo di essersi riuscito». Ceduto alla Torres, sempre in serie D, Secchi ha conquistato la promozione in serie C rimanendo ancora due anni fino al fallimento della società rossoblù. La ripartenza ancora a Calamgianus, in Eccellenza, dove rimane altri tre anni. «E’stato un periodo faticoso e difficile, però conoscendo già l'ambiente e l'atmosfera di quel torneo sono stato molto bene».

La carriera del numero uno è andata avanti con un altro breve passaggioa alla Torres poi nel Terracina a Valledoria in Promozione e allo Stintino in Eccellenza chiamato da Stefano Udassi. Da due anni l’arrivo a Sorso dove diventa secondo allenatore in campo e uno dei beniamini dei tifosi. «Stiamo attraversando un ottimo momento - confessa - e vogliamo continuare su questa strada. L'ambiente è sereno e siamo quasi una famiglia. Riconosco che la testa della classifica non era inizialmente prevista, siamo però una buona squadra che giorno per giorno è miglorata e puù crescere ancora».

Calandosi nei particolari Antonio Secchi esprime soddisfazione sul suo stato di forma: «Ho incassato quattordici gol e potevo fare meglio, sono comunque nella media. Mi hanno insegnato a valutare l'operato dei portieri e dico che per essere positivi non bisogna mai incassare più di una rete a partita. Sono al dissotto e spero di fare ancora meglio».

C'è ancora da ricordare che in un momento della sua carriera ha avuto il compito di calciare i rigori e non ha mai sbagliato.Michele Pulina è avvertito.

Germano Nurchis

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