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Dinamo-Milano, storia di ko e imprese

di Andrea Sini
Jack Devecchi marcato da Alessandro Gentile durante una delle tante sfide Dinamo-Olimpia
Jack Devecchi marcato da Alessandro Gentile durante una delle tante sfide Dinamo-Olimpia

Basket, domenica al palazzetto (ore 17) torna la sfida con le Scarpette rosse che ha caratterizzato le ultime otto stagioni

14 dicembre 2018
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SASSARI. Dal sogno al tabù, per finire con qualcosa che somiglia a una piacevole abitudine. Passano gli anni ma le sfide con l’Olimpia Milano mantengono un fascino irresistibile. E la Dinamo, che domenica (ore 17) ospiterà la capolista sul parquet di piazzale Segni nella decima giornata della serie A, si è sempre dimostrata un cliente difficile. Fare le scarpe alle Scarpette rosse è stata una missione impossibile sino al 2014-’15: nelle sue prime quattro stagioni i sassaresi non sono mai riusciti a superare Milano al PalaSerradimigni, nonostante diversi blitz compiuti ad Assago.

Il bilancio. In effetti, nel bilancio complessivo (campionato, coppa Italia e Supercoppa) il confronto Sassari-Milano in 41 partite vede i meneghini in vantaggio 27-14, ma la sfidas risulta essere assai più equilibrato in Lombardia (8 vittorie sassaresi, 12 dell’Olimpia), mentre al palazzetto la Dinamo ha vinto appena 5 volte e perso 14.

L’ultimo trionfo. Dinamo-Olimpia è un confronto che dal 2010 è diventato una “classica” della serie di basket. L’ultimo confronto in terra sarda risale a un anno fa: il 29 ottobre 2017 i biancoblù di Federico Pasquini asfaltarono letteralmente l’Armani di Simone Pianigiani: 90-69 il risultato finale di una gara a senso unico, con Scott Bamforth autore di 19 punti, che si rivelerà una delle rare perle di una stagione decisamente deludente.

Gli anni del tabù. Se la prima “sorpresa” recapitata a domicilio alle leggendarie Scarpette rosse risale ai playoff 2011 (prima stagione in A per la Dinamo), sul proprio parquet i sassaresi hanno inanellato soltanto sconfitte per quattro stagioni e mezzo: battuto malamente nel primo confronto in assoluto in campionato, 54-69, il 14 ottobre 2010, il Banco di Sardegna si è dovuto inchinare ancora nei due confronti dei quarti di finale playoff della stessa stagione: 72-91 in gara3 nonostante un super Devecchi (15 punti), 60-72 in gara 4. Ancora sconfitte nel 2011-’12 (60-88, con il match compromesso già nel primo quarto), nel 2012-’13 (79-85, con Easley e i Diener autori di 65 punti in tre). Nel 2013-’14 la Dinamo passò due volte al Forum, ma a Sassari collezionò ben quattro ko: 69-75 in regular season (Langford mattatore con 24 punti), 76-83, 56-63 e 76-95, nelle tre sfide di una serie di semifinale playoff trascinata comunque sino a gara 6.

Le soddisfazioni. Il 2014-’15 è l’anno del ribaltamento dei rapporti di forza: la Dinamo infrange il tabù interno battendo l’Armani di Luca Banchi nella finale della Supercoppa, 96-88, ma in regular season di campionato Milano vince ancora al PalaSerradimigni, 111-112 al termine di un match pirotecnico, nel quale alla squadra di Meo Sacchetti non bastano un ultimo quarto da 39 punt, né i 32 punti di Rakim Sanders (6/9 da 3), né il 19+9 di Shane Lawal con 9/11 al tiro. Milano la vince con il trio Brooks-Samuels-Kleiza, 69 punti in tre. Per assistere a un successo in campionato bisogna attendere gara3 di quella indimenticabile serie playoff: dopo le prime due gare a Milano, la serie si sposta a Sassari sull’1-1: in gara 3 un super Shane Lawal (19+9) trascina il Banco alla vittoria per 84-76; due sere più tardi, in un palazzetto rovente, Logan e compagni fanno il bis in gara 4 (80-67). C’è ancora tempo per perdere a Milano e poi ancora a Sassari gara6, per 67-74, con Milano trascinata da uno scintillante Alessandro Gentile. Poi la Dinamo chiuderà i conti in gara7, gelando il Forum.

Ancora gioie e dolori. Una tripla sulla sirena di “collofit” Akognon fa esplodere il palazzetto (83-80) nell’anno giocato con lo scudetto sul petto. Nel 2016-’17 Milano viola ancora il campo di Sassari superando la squadra di Federico Pasquini per 75-82 grazie ai 19 punti dell’applauditissimo ex Rakim Sanders. Lo scorso anno il già ricordato “schiaffo” all’Olimpia, con il +21 per i biancoblù. Domenica pomeriggio alle 17 si replica. Occhio alle sorprese.

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