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Farru e Tanda si fermano il nuoto sardo è più povero

Farru e Tanda si fermano il nuoto sardo è più povero

Addio alle gare di due atleti che hanno scritto una bella pagina di sport: «Lasciamo l’agonismo ma resteremo come istruttori nel mondo delle piscine»

14 dicembre 2018
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SASSARI. E’ arrivato il momento di appendere il costume al chiodo, dopo aver fatto la storia del nuoto sardo, per i sassaresi Andrea Farru ed Alessandro Tanda. Dopo tanti anni trascorsi in vasca a nuotare nelle file della Sport Full Time infatti entrambi hanno chiuso la loro esperienza agonistica pochi giorni fa, disputando i campionati italiani assoluti invernali open di Riccione. «Il ricordo più forte rimarrà la convocazione in nazionale maggiore – è il bilancio di Andrea Farru – stare lì ha un suo fascino, davvero molto bello. Il nuoto mi ha dato tante soddisfazioni e mi ha fatto crescere mentalmente, è uno sport duro, nel quale devi sempre andare avanti. Ma resto nell’ambiente, continuo a lavorare come istruttore, ed ora mi iscriverò all’università, alla facoltà di scienze motorie. Poi vedremo. L’obiettivo è lavorare come preparatore atletico. Ancora non so in quale disciplina, ma è ovvio che mi piacerebbe rimanere nel campo del nuoto, ci vivo da quando ho tre anni».

«Purtroppo il nuoto non paga per i sacrifici che fai ogni giorno in allenamento – aggiunge Alessandro Tanda – quindi è arrivato il momento di concentrasi sul lavoro. Continuo a fare l’istruttore, ma vorrei entrare nelle forze armate, e devo studiare per i concorsi. Quali? Carabinieri, o polizia, ma anche l’esercito mi affascina. Il nuoto mi ha insegnato proprio questo, a pormi un obiettivo ed ha lavorare duramente per raggiungerlo. Non dimenticherò mai la conquista della serie A, un risultato conseguito con l’impegno di tutta una squadra, ma anche le diverse medaglie vinte ai campionati nazionali».

«Lasciano due atleti che hanno dato tantissimo al movimento natatorio, sia regionale che nazionale – sottolinea il loro allenatore Pierluigi Salis – entrambi sono stati dei punti di forza della squadra che ha conquistato la serie A per la prima volta in Sardegna, ma a prescindere dai risultati lasciano un ottimo ricordo di impegno, serietà e dedizione. Sono stati un riferimento sicuro per tutti i giovani, e mi auguro che in prossimo futuro arrivino altri ragazzi che siano capaci di seguire le loro orme».

«Due elementi preziosi – conclude il presidente della Sport Full Time Ilario Ierace – che peraltro non concludono il loro percorso con la fine dell’attività agonistica, perché rimangono nei ranghi come istruttori. A questo proposito vorrei sottolineare che in oltre trent’anni la nostra società ha forgiato circa 1500 fra istruttori di nuoto ed assistenti bagnanti, offrendo loro anche una importante prospettiva lavorativa».

Fabio Fresu

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