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«La forza del Li Punti è nel gruppo»

«La forza del Li Punti è nel gruppo»

Il bomber Usai: «Non siamo in testa per caso, ma la stagione è lunga»

14 dicembre 2018
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SASSARI. Da diverse giornate il Li Punti del presidente Salvatore Virdis è primo in classifica nel girone B del campionato di Promozione, merito di un bel gruppo di giocatori guidati in panca dal mister Cosimo Salis.

Uno dei protagonisti di questo primato solitario in vetta al campionato è senza dubbio il bomber Andrea Usai. Sin dall’inizio del campionato Usai è stato il punto di riferimento dei compagni di squadra vecchi e nuovi, per il suo carisma e per la grande padronanza del pallone. «Siamo al primo posto in classifica – commenta Andrea Usai – un risultato frutto della grande tranquillità che regna nel nostro spogliatoio, non solo tra noi giocatori ma anche tra i dirigenti. Siamo una squadra in continua crescita e come primo obiettivo abbiamo la salvezza. Una volta raggiunta quella, vedremo dove si potrà arrivare».

Dopo diversi tentativi dei dirigenti del sodalizio sassarese di portarlo a vestire la maglia biancoceleste del Li Punti, Andrea Usai ha accettato convinto in primis dal progetto della società sassarese di avvicinare i giovani della borgata allo sport, e di essere di stimolo ed esempio a tutti i giovani che vogliono avvicinarsi al mondo del calcio.

«Si tratta di un progetto importante – continua Usai –. Portare più bambini e ragazzi ha praticare lo sport è bellissimo e noi ci sentiamo parte attiva in questo progetto».

Domenica a Sassari arriva la vice capolista Thiesi una delle squadre che fare il salto di categoria. «Noi non temiamo nessuno e rispettiamo tutti – conclude il bomber turritano –. Sono diverse le squadre che abbiamo incontrato e che anche contro di noi hanno giocato un buon calcio. Penso per esempio al Valledoria, o alla stessa Oschirese: si tratta di formazioni che hanno mostrato belle trame di gioco e una buona combattività. A fine campionato tireremo le somme su quanto fatto, ma sono certo che sarà un campionato di cui andare fieri».

Piero Garau



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