Un PalaSerradimigni pieno come un uovo e attore importante nei momenti chiave della gara, come sottolineato anche da coach Esposito, ha assistito in piedi a un’esecuzione speciale dell’inno di Mameli, fatta dalla banda della Brigata Sassari. In occasione del centenario della fine della Grande Guerra, la banda si è presentata in piazzale Segni vestita con l’uniforme storica e ha eseguito anche il suo inno, Dimonios.
Un’ovazione dei cinquemila tifosi biancoblù ha accolto Jeff Brooks, eroe dello scudetto e deltriplete sassarese del 2015, che si è presentato per la prima volta da ex di fronte al suo vecchio pubblico. Sardara lo ha premiato con una maglia celebrativa con coccarda tricolore, lui ha trattenuto a stento l’emozione e ha giocato una gara “delle sue”, tutta sostanza.
Il pubblico, come detto, ha fatto la sua parte e a fine gara ha tributato un applauso supplementare ai ragazzi di coach Esposito. Poi la zuffa finale, sedata immediatamente dagli stessi giocatori delle due squadre, e Gudaitis che esce dal campo con la bocca sanguinante.