La Nuova Sardegna

SASSARI. O capitano, mio capitano. Gradi ormai impressi praticamente a fuoco sul petto dello schiacciatore Andrea Trova, che con l’Olbia è tornato alla vittoria vincendo per 3-0 il delicato derby in casa dell’Olimpia Sant’Antioco nel campionato nazionale di serie B maschile di pallavolo. Una reazione necessaria dopo otto sconfitte in nove gare, che avevano portato al cambio di guida tecnica, con Marco Placido chiamato a sostituire Leandro Falcini. «Serviva una svolta a livello mentale – spiega Trova – e dobbiamo ringraziare Marco, che in un momento difficile si è messo a disposizione di società e squadra. Lo stesso abbiamo fatto noi giocatori, con totale fiducia verso il nuovo tecnico, che in collaborazione di Andrea Schettino ha ricreato il tandem di allenatori delle ultime stagioni». Un episodio o un punto di partenza? «Deve essere assolutamente un punto di partenza. C’è tanto da lavorare, ma possiamo ancora farcela».

Che percentuale dà alle vostre chance di salvezza? «Il 100%. E ci dobbiamo credere tutti. Non siamo da playoff, ma neanche da otto sconfitte in dieci gare». Una sua valutazione sulle altre squadre sarde? «Il Sarroch ha cambiato qualcosa e quest’anno affronta squadre più organizzate, ma penso che sia ancora in corsa per il secondo posto. Il Cus Cagliari Sandalyon è partito maluccio, ma può puntare ad una salvezza tranquilla. L’Olimpia Sant’Antioco può sfruttare la stagione per far fare un’esperienza importante ai suoi giovani».

Ad Olbia dal 2005, capitano da 10 anni. Per quanto? «Quando lo dico non ci crede nessuno, ma penso che questo per me sia l’ultimo anno. Non volevo mollare l’anno scorso perché sono arrivato quando la squadra era in B ed era giusto riportarcela. Ma in estate mi sposo…».

Fabio Fresu