La Nuova Sardegna

PISTOIA. I numeri non sono certo dalla parte dell’Arzachena. Per gli smeraldini, infatti, quella con la Pistoiese non è solo la nona sconfitta esterna di fila, tendenza che si protrae fin dall’inizio della stagione, ma il trend sta peggiorando. È infatti il quarto ko di fila con due reti di scarto. Una situazione inspiegabile anche per il centrocampista dell’Arzachena, Riccardo Casini, che così analizza la gara: «Nel primo tempo abbiamo avuto un approccio sbagliato alla partita. Loro sono stati più aggressivi mentre l’atteggiamento della ripresa è stato quello giusto. Li abbiamo schiacciati nella loro metà campo e ci siamo esposti alla loro azione di contropiede. Non so spiegarmi come mai in casa abbiamo un certo tipo di atteggiamento che non riusciamo a ripetere in trasferta. Dobbiamo trovare la carta giusta e le contromisure per invertire questa tendenza». Nella ripresa la squadra effettivamente si è presa più rischi e lo ha fatto anche per invertire quella tendenza per cui l’ultimo gol su azione lontano dall’isola è arrivato addirittura nella prima trasferta di campionato, quella con l’Arezzo. Un digiuno dal gol in trasferta che sicuramente non agevola nella conquista di punto salvezza. «È vero – dice Casini – Nel secondo tempo siamo stati molto più aggressivi, abbiamo giocato il tutto per tutto per cercare di rientrare nel match». Dalle sue parole anche una possibile soluzione alla crisi lontano da casa: «Non è detto – dice il centrocampista – che dobbiamo sempre aspettare uno schiaffo per poter reagire. E non dobbiamo iniziare aspettando sempre l’avversario. Qualcosa in questo senso dobbiamo cambiare e dobbiamo migliorare in vista dei prossimi appuntamenti». Un’Arzachena non certo formato trasferta, quello vista a Pistoia, che invece ha interrotto il digiuno, che ha conquistato tre punti dopo quattro sconfitte consecutive e dopo 244 minuti è tornata al gol.