La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

La delusione di Esposito «Ogni episodio negativo ci manda al tappeto»

dall’inviato ; w; «In questo momento stiamo facendo il massimo di quello che possiamo fare, ci proviamo, ma ci sono volte in cui il nostro massimo basta per provare a vincere, altre volte invece non è sufficiente». Coach Vincenzo Esposito a fine gara si sofferma sull’aspetto mentale. «A volte capitano episodi negativi che ci rimandano giù, e sconfitte che ci fanno cancellare quanto di buono fatto sino a quel momento. Non abbimo mai pensato alle difficoltà che poteva avere ad Avellino, sapevamo di affrontare una squadra che ha del talento soprattutto negli esterni, e sono stati proprio quelli i giocatori che nei momenti importanti ci hanno fatto più male. Abbiamo provato a rimanere in partita ma va dato merito a loro, hanno colpito anche con canestri difficili, va dato merito ai nostri avversari». «Nel terzo e ultimo quarto abbiamo cercato di essere più aggressivi e secondo me ci siamo riusciti – prosegue Esposito –. Ci siamo portati dietro quello scarto di 7-8 punti, e quando ci siamo riavvicinati ci sono stati episodi negativi che ci hanno frenato, soprattutto mentalmente. Penso all’uscita di Smith che per noi è stata devastante. Ripeto: tendiamo a trascinarci dietro le cose negative». Nel secondo tempo si è vista una buona Dinamo, alla quale è forse mancata solo un po’ di continuità in attacco. «Abbiamo lottato per 40, non ho niente da rimproverare ai ragazzi. È vero che è mancata continuità in attacco soprattutto nei momenti in cui stavamo andando bene. Abbiamo sempre perso fiducia dopo un loro buon canestro. Se per qualche motivo arriva un problema, tendiamo ad abbatterci per qualche minuto. Ma quando hai di fronte elementi di talento, anche un paio di minuti di blackout ti costano cari». Il mercato? «In questo momento abbiamo fatto una scelta su Petteway, per fare anche valutazioni sulla squadra in determinate posizioni. La società guarda il mercato e faremo le nostre valutazioni«. Quanto costa questa sconfitta in termini di Final Eight? «Costa tantissimo perché sono rimaste solo 4 gare da giocare. Ma non credo che la squadra vada in campo pensando di vincere per andare alle F8: il gruppo si allena duro e sta cercando di giocare al massimo per trovare il suo ritmo, non non andiamo in campo con la pressione e il pensiero delle final8».
La delusione di Esposito «Ogni episodio negativo ci manda al tappeto»

Il coach prova immediatamente a resettare tutto «La Final Eight? È lontana, ora pensiamo a Pesaro»

24 dicembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





AVELLINO. «In questo momento stiamo facendo il massimo di quello che possiamo fare, ci proviamo, ma ci sono volte in cui il nostro massimo basta per provare a vincere, altre volte invece non è sufficiente». Coach Vincenzo Esposito a fine gara si sofferma sull’aspetto mentale. «A volte capitano episodi negativi che ci rimandano giù, e sconfitte che ci fanno cancellare quanto di buono fatto sino a quel momento. Non abbimo mai pensato alle difficoltà che poteva avere ad Avellino, sapevamo di affrontare una squadra che ha del talento soprattutto negli esterni, e sono stati proprio quelli i giocatori che nei momenti importanti ci hanno fatto più male. Abbiamo provato a rimanere in partita ma va dato merito a loro, hanno colpito anche con canestri difficili, va dato merito ai nostri avversari».

«Nel terzo e ultimo quarto abbiamo cercato di essere più aggressivi e secondo me ci siamo riusciti – prosegue Esposito –. Ci siamo portati dietro quello scarto di 7-8 punti, e quando ci siamo riavvicinati ci sono stati episodi negativi che ci hanno frenato, soprattutto mentalmente. Penso all’uscita di Smith che per noi è stata devastante. Ripeto: tendiamo a trascinarci dietro le cose negative».

Nel secondo tempo si è vista una buona Dinamo, alla quale è forse mancata solo un po’ di continuità in attacco. «Abbiamo lottato per 40, non ho niente da rimproverare ai ragazzi. È vero che è mancata continuità in attacco soprattutto nei momenti in cui stavamo andando bene. Abbiamo sempre perso fiducia dopo un loro buon canestro. Se per qualche motivo arriva un problema, tendiamo ad abbatterci per qualche minuto. Ma quando hai di fronte elementi di talento, anche un paio di minuti di blackout ti costano cari».

Il mercato? «In questo momento abbiamo fatto una scelta su Petteway, per fare anche valutazioni sulla squadra in determinate posizioni. La società guarda il mercato e faremo le nostre valutazioni«.

Quanto costa questa sconfitta in termini di Final Eight? «Costa tantissimo perché sono rimaste solo 4 gare da giocare. Ma non credo che la squadra vada in campo pensando di vincere per andare alle F8: il gruppo si allena duro e sta cercando di giocare al massimo per trovare il suo ritmo, non non andiamo in campo con la pressione e il pensiero delle final8». (a.si.)



In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative