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Un fortino chiamato Sardegna Arena: in casa rendimento ok

di Enrico Gaviano ; w; In classifica 20 punti, di questi il Cagliari ne ha preso 14 alla Sardegna Arena. Lo stadio spuntato un anno fa quasi come un fungo al fianco del vecchio e glorioso Sant’Elia si sta dimostrando in questa stagione un vero e proprio fortino. Su nove partite giocate, infatti, i rossoblù ne hanno persa una sola, quella sfortunatissima contro il Napoli, il 16 dicembre, quando la banda Maran alzò bandiera bianca al 91’ su una prodezza balistica di Milik. Per il resto 3 vittorie (Bologna, Chievo e Genoa) e 5 pareggi. Il girone di ritorno si concluderà sabato pomeriggio a Udine ma intanto si può già fare il raffronto con le stagioni precedenti e scoprire che negli ultimi dieci campionati i rossoblù non avevano mai chiuso la fase ascendente del torneo subendo una sola sconfitta fra le mura amiche. I numeri e i confronti non tradiscono mai e spiegano comunque che, se è vero che in casa il Cagliari è “tosto” e fa soffrire chiunque, anche in trasferta però sa farsi rispettare, a parte un paio di apparizioni da dimenticare (Empoli e Roma in casa della Lazio). Nelle gare interne un anno fa, ad esempio, le sconfitte furono addirittura 6, in un torneo in cui i rossoblù, peraltro, erano riusciti a esprimersi un pochino meglio in trasferta. Sconfitte casalinghe che decretarono fra l’altro la prematura uscita di scena dalla panchina rossoblù, di Massimo Rastelli, il protagonista della promozione dalla B e della brillante salvezza, con l’11° posto, nella stagione precedente. Proprio nel suo campionato d’esordio in serie A, Rastelli in casa, nel girone d’andata fece meglio nella somma punti in nove partite: 23, anche se subì 2 sconfitte, rimediate però da ben 6 vittorie e un solo pareggio. Nel disgraziato anno della retrocessione, con Zeman in panchina in avvio di torneo, il rendimento al Sant’Elia fu disastroso: 1 sola vittoria, 3 pareggi e 5 sconfitte. In trasferta invece 2 vittorie, 2 pareggie 4 sconfitte. Uno squilibrio che portò nel girone di ritorno dopo la girandola Zola-Zeman-Festa al mesto ritorno in B.
Un fortino chiamato Sardegna Arena: in casa rendimento ok

CAGLIARI. In classifica 20 punti, di questi il Cagliari ne ha preso 14 alla Sardegna Arena. Lo stadio spuntato un anno fa quasi come un fungo al fianco del vecchio e glorioso Sant’Elia si sta...

28 dicembre 2018
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CAGLIARI. In classifica 20 punti, di questi il Cagliari ne ha preso 14 alla Sardegna Arena. Lo stadio spuntato un anno fa quasi come un fungo al fianco del vecchio e glorioso Sant’Elia si sta dimostrando in questa stagione un vero e proprio fortino. Su nove partite giocate, infatti, i rossoblù ne hanno persa una sola, quella sfortunatissima contro il Napoli, il 16 dicembre, quando la banda Maran alzò bandiera bianca al 91’ su una prodezza balistica di Milik. Per il resto 3 vittorie (Bologna, Chievo e Genoa) e 5 pareggi.

Il girone di ritorno si concluderà sabato pomeriggio a Udine ma intanto si può già fare il raffronto con le stagioni precedenti e scoprire che negli ultimi dieci campionati i rossoblù non avevano mai chiuso la fase ascendente del torneo subendo una sola sconfitta fra le mura amiche.

I numeri e i confronti non tradiscono mai e spiegano comunque che, se è vero che in casa il Cagliari è “tosto” e fa soffrire chiunque, anche in trasferta però sa farsi rispettare, a parte un paio di apparizioni da dimenticare (Empoli e Roma in casa della Lazio).

Nelle gare interne un anno fa, ad esempio, le sconfitte furono addirittura 6, in un torneo in cui i rossoblù, peraltro, erano riusciti a esprimersi un pochino meglio in trasferta. Sconfitte casalinghe che decretarono fra l’altro la prematura uscita di scena dalla panchina rossoblù, di Massimo Rastelli, il protagonista della promozione dalla B e della brillante salvezza, con l’11° posto, nella stagione precedente.

Proprio nel suo campionato d’esordio in serie A, Rastelli in casa, nel girone d’andata fece meglio nella somma punti in nove partite: 23, anche se subì 2 sconfitte, rimediate però da ben 6 vittorie e un solo pareggio.

Nel disgraziato anno della retrocessione, con Zeman in panchina in avvio di torneo, il rendimento al Sant’Elia fu disastroso: 1 sola vittoria, 3 pareggi e 5 sconfitte. In trasferta invece 2 vittorie, 2 pareggie 4 sconfitte. Uno squilibrio che portò nel girone di ritorno dopo la girandola Zola-Zeman-Festa al mesto ritorno in B.

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