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Il Cagliari è la fotocopia di un anno fa

di Roberto Muretto
Il Cagliari è la fotocopia di un anno fa

I rossoblù hanno gli stessi punti dello scorso campionato dopo il girone di andata. Maran: «La sosta ci farà bene»

31 dicembre 2018
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INVIATO A UDINE. Il Cagliari sperava di festeggiare in modo diverso il Capodanno. A Udine, invece, è arrivata una sconfitta che pesa per il modo in cui è maturata. «Abbiamo fatto fatica perchè con tante assenze e alcuni giocatori non al top della condizione, è difficile giocare tre partite in otto giorni». Il tecnico rossoblù non è uno che cerca scuse o si arrampica sugli specchi, però (anche se non lo dirà mai) in cuor suo sperava di chiudere meglio la prima fase della stagione. Avere gli stessi punti di un anno fa e un vantaggio maggiore sulla terz’ultima (sette punti oggi, cinque nel 2017) per ora mette al riparo da brutte sorprese. «Il nostro cammino poteva sicuramente essere più spedito - ammette Maran -, ma va tenuto presente che gli infortuni stanno pesando tantissimo. Forse anche questo è uno dei motivi perchè non riusciamo ad avere continuità».

Punti. Quattordici quelli conquistati in casa (nove gare), solo sei (dieci partite) in trasferta. Se la “Sardegna Arena” è diventata un fortino (una sola sconfitta, col Napoli e gol incassato nel finale), fuori casa le cose non vanno bene. Sei le sconfitte incassate, una vittoria (a Bergamo con l’Atalanta) e tre pareggi. Gridano vendetta i ko con Empoli, Parma e Udinese, con tre prestazioni che è meglio cancellare. «Direi che sono state tre gare diverse - il commento del timoniere del Cagliari -. Credo che Empoli sia stata la partita più brutta, mentre a Udine sono stati gli episodi a decidere, va detto che noi ci abbiamo messo del nostro».

Confronto. La scorsa stagione i rossoblù hanno chiuso la prima parte del campionato con questi numeri: 11 sconfitte; 6 vittorie e due pareggi. Diciotto le reti realizzate, 30 quelle subite. Quest’anno sono quadruplicati i pareggi (8), diminuite le vittorie (4) e le sconfitte (7). Si segna più o meno con lo stesso ritmo (17 le reti fatte), si subisce un po’ meno: 25 le reti subite. La differenza più evidente è la solidità della squadra, che concede meno agli avversari, ha più soluzioni che non sempre, però, riesce a mettere in pratica. Lo scorso anno c’era un’evidente fragilità caratteriale e lacune difensive mai colmate.

Gruppo. Come un anno fa, lo spogliatoio del Cagliari è unito. Tutti remano nella stessa direzione. Se ci sono dei malumori, giocatori e società sono bravissimi a non farli trapelare all’esterno. Anche chi viene utilizzato poco si sente coinvolto nel progetto. L’unico giocatore ai margini è Andreolli. Il difensore è sul mercato ma non sarà facile trovargli una sistemazione perchè ha un contratto importante e questo è sicuramente un ostacolo. L’aspetto positivo sono i panchinari. Chi entra a gara in corso si cala subito nel clima della partita. Segnale importante che alla lunga potrebbe fare la differenza. «Ai ragazzi non posso rimproverare nulla - conclude Maran -. L’impegno è totale. Ho la fortuna di allenare professionisti seri e responsabili».

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