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Nainggolan e la sua Claudia: a Cagliari per amore

Enrico Gaviano
Il centrocampista Nainggolan e la moglie Claudia
Il centrocampista Nainggolan e la moglie Claudia

La malattia della moglie riporta il centrocampista in Sardegna dopo 5 anni

03 agosto 2019
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[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sport:1.17861767:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sport/2019/08/03/news/calcio-nainggolan-sbarca-a-cagliari-contentissimo-di-essere-tornato-1.17861767]]CAGLIARI. Ci sono i contorni del libro Cuore in questa storia del ritorno di Radja Nainggolan a Cagliari. Una moglie, Claudia Lai, che si ammala e che affronta il momento più terribile della sua vita. Le due figlie della coppia che mai come ora hanno bisogno dei genitori vicini. E un calciatore. Strapagato. L’ingaggio all’Inter è di 4 milioni e mezzo di euro, ricavato dopo il passaggio eclatante dalla Roma di appena un’estate fa. Il Ninja non ci ha pensato mica tanto.

Forse la decisione del neo allenatore interista Antonio Conte, di considerarlo inutile alla causa, è arrivata ad hoc. Nainggolan come un Highlander ha attraversato la voglia di spaccare tutto dopo il voltafaccia dell’Inter, respinto le sirene multimilionarie della Cina, ignorato ma non per superbia la Fiorentina che lo avrebbe voluto. No, solo Cagliari. Perché lì bisogna stare, accanto alla famiglia. Radja è stato di sicuro favorito dal rapporto speciale con Cagliari, la Sardegna, e la maglia rossoblù. Perché dalla città in fondo non si è mai staccato. L’unione con la moglie, ex commessa sposata nel 2011 a Serramanna appena un anno dopo essere approdato nell’isola, la cerchia di amici costruita nei quattro anni di permanenza in Sardegna, il mare, il cibo, il clima. E i tifosi. Che non lo hanno mai dimenticato per le sue caratteristiche di combattente nato, di uno che non si arrende mai.

Nainggolan a Cagliari ci torna spesso. Qui ha anche il parrucchiere di fiducia, che ha a che fare con quella sua capigliatura che ricorda i guerrieri pellerossa d’America. L’estate è iniziata con i bagni nello stabilimento balneare più noto da queste parti: il Lido. E poi le serata in paninoteca, o a ballare latino in qualche localino del lungomare o del centro storico. Tutto spezzato improvvisamente. La coppia vive molto su Instagram. Passo dopo passo le foto raccontano la loro vita e quella delle bambine: Aysha (nata nel 2012) e Mailey (nata nel 2016).

C’è un filmato che emoziona: la più grande che colleziona le figurine dei calciatori e la mamma che le allunga quella in maglia nerazzurra del papà, lei esulta come fa Radja quando segna un gol. E sempre sui social è saltata fuori la notizia della malattia di Claudia, le lacrime. E poi l’annunciato, sempre da lei, inizio del cammino di guarigione, la paura della chemio da affrontare comunque con grinta e carattere. Una dura battaglia che la famiglia Nainggolan vuol combattere insieme, per vincerla.

Il risultato, comunque, è che il “Ninja” riveste la maglia rossoblù, dopo cinque anni. Era arrivato in Sardegna all’inizio del 2010, dal Piacenza dove lo aveva fatto arrivare dal Belgio il procuratore Alessandro Beltrami, lo stesso di Nicolò Barella. Un colpaccio per Cellino. Anche se l’inizio non sembrava dare ragione al presidente rossoblù. Radja gioca pochi minuti finali contro l’Inter e poi in casa nella gara successiva. A Verona entra al 63’ ed esce per espulsione appena 7 minuti dopo, e il Cagliari in inferiorità numerica perde. Poi però inizia un’altra storia: 131 presenze e 7 gol, e un marchio indelebile nel cuore dei tifosi. A inizio 2014 la Roma lo porta via per poco meno di 10 milioni. In giallorosso fa 155 presenze e 28 gol.

L’estate scorsa la corte serrata di Spalletti. Il Ninja accetta. Gioca un buon campionato, segnando tra l’altro il gol all’Empoli che porta i nerazzurri in Champions. Dopo il trionfo il ripudio e l’ingratitudine del club milanese. Così Cagliari, dopo la delusione, diventa forse il porto più sicuro.

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