wakesurfing
Fabio Secci è vicecampione mondiale
Il 37enne ha vinto nella categoria riservata agli atleti paralimpici
04 ottobre 2019
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SASSARI. Fabio Secci, di Villacidro, ha vinto la medaglia d’argento al campionato mondiale di wake surfing, che si è disputato la scorsa settimana a Callaway Garden, in Georgia. Fabio ha vinto nella categoria adaptive standing, quella riservata agli atleti paralimpici.
«È stato un onore rappresentare l’Italia ai mondiali di wake surfing – dice Fabio Secci – Se è andata bene? Benissimo, ho sfiorato l’oro che è stato vinto da un americano, se l’è meritato».
Fabio, 37 anni, di Villacidro, fa wakesurf con una protesi alla gamba sinistra. «Sono nato con la gamba più corta di 17 centimetri – racconta – ho iniziato a camminare a 9 mesi con una staffa e dopo ho usato la protesi, che ormai fa parte di me. Cosa vuol dire vivere con una protesi? Sono nato così, non so cosa voglia dire avere una gamba più lunga di 17 centimetri. In ogni caso per me non è mai stato un problema, nessuno mi ha mai fatto pesare questo handicap. D’altronde se le persone ti stimano tu non vedi nessuna diiversità». Una persona tosta Fabio, che non ha mai posto un limite ai suoi sogni. Da cinque anni lavora a Londra come product designer e vive con la sua fidanzata spagnola e il suo cane, Priscilla. «Ho la vita che ho sempre desiderato. E ora sono anche vicecampione del mondo di wakesurf. Potrei desiderare altro? ».
Fabio ama fare sport all’aperto e per questo ha scelto il wakesurfing. «Il surfista si fa trascinare da una barca e sfrutta l’onda per compiere evoluzioni e surfare – spiega Fabio – Certo non potevo immaginare di conquistare prima il titolo di campione europeo, a Londra, e poi i mondiali negli Stati Uniti». Una storia, quella di Fabio, che dimostra che non esistono limiti nella vita.
«È stato un onore rappresentare l’Italia ai mondiali di wake surfing – dice Fabio Secci – Se è andata bene? Benissimo, ho sfiorato l’oro che è stato vinto da un americano, se l’è meritato».
Fabio, 37 anni, di Villacidro, fa wakesurf con una protesi alla gamba sinistra. «Sono nato con la gamba più corta di 17 centimetri – racconta – ho iniziato a camminare a 9 mesi con una staffa e dopo ho usato la protesi, che ormai fa parte di me. Cosa vuol dire vivere con una protesi? Sono nato così, non so cosa voglia dire avere una gamba più lunga di 17 centimetri. In ogni caso per me non è mai stato un problema, nessuno mi ha mai fatto pesare questo handicap. D’altronde se le persone ti stimano tu non vedi nessuna diiversità». Una persona tosta Fabio, che non ha mai posto un limite ai suoi sogni. Da cinque anni lavora a Londra come product designer e vive con la sua fidanzata spagnola e il suo cane, Priscilla. «Ho la vita che ho sempre desiderato. E ora sono anche vicecampione del mondo di wakesurf. Potrei desiderare altro? ».
Fabio ama fare sport all’aperto e per questo ha scelto il wakesurfing. «Il surfista si fa trascinare da una barca e sfrutta l’onda per compiere evoluzioni e surfare – spiega Fabio – Certo non potevo immaginare di conquistare prima il titolo di campione europeo, a Londra, e poi i mondiali negli Stati Uniti». Una storia, quella di Fabio, che dimostra che non esistono limiti nella vita.
